Home Nazionale La natura rischia la ‘bancarotta’, allarme del Wwf: “Rispettare i confini del pianeta”

La natura rischia la ‘bancarotta’, allarme del Wwf: “Rispettare i confini del pianeta”

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Roma, 28 apr. – (Adnkronos) – La natura rischia la “bancarotta” perché stiamo superando i confini del Pianeta. E’ l’allarme lanciato dal Wwf che sottolinea come, già oggi, la perdita di biodiversità e i cambiamenti climatici abbiano superato i limiti con conseguenze negative sull’umanità. L’obiettivo, per l’associazione, deve essere quello di rafforzare la resilienza del pianeta e la sua abilità nel continuare a garantire all’umanità benessere e sviluppo umano.
Per farlo, servono modelli di business alternativi e sostenibili, un’economia circolare che disaccoppi ricchezza e benessere dal consumo delle risorse e assegni un valore al capitale naturale perché si disincentivi il deprezzamento delle risorse naturali e la perdita della biodiversità tenendone conto nei bilanci nazionali.
L’appello sarà lanciato domani in occasione della Peccei Lecture organizzata a Roma da Wwf Italia, Club di Roma e Fondazione Aurelio Peccei, in collaborazione con Unicredit, con Johan Rockstrom e Anders Wijkman, autori de ”Natura in bancarotta. Perchè rispettare i confini del pianeta”, di cui è appena uscita l’edizione italiana a cura di Gianfranco Bologna per le Edizioni Ambiente.
Oltre agli autori del libro, interverranno Roberto Peccei, presidente della fondazione Aurelio Peccei e vice presidente Club di Roma; Maurizio Beretta, responsabile Group Identity & Communications UniCredit; Enrico Giovannini, professore di statistica economica Università Tor Vergata Roma, già ministro del Lavoro e delle politiche sociali, e Gianfranco Bologna, direttore Scientifico Wwf Italia.
Johan Rockström è uno degli scienziati più autorevoli sui temi della sostenibilità globale: direttore dello Stockholm Resilience Centre e professore di Environmental Science all’Università di Stoccolma. Anders Wikman, copresidente del Club di Roma, è senior advisor dello Stockholm Environment Institute ed è stato a lungo parlamentare europeo e Policy Director dell’United Nations Development Programme (Undp).