Home Nazionale La tutela del mare è priorità per il ministero dell’Ambiente

La tutela del mare è priorità per il ministero dell’Ambiente

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Roma “Voglio mandare questo messaggio: nessuno si senta più al sicuro a inquinare il mare perché noi lo perseguiremo. Da oggi la tutela del mare è una priorità di questo ministero”. Così il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti presentando, presso il suo dicastero, i risultati della prima campagna nazionale di tutela ambientale condotta con la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera. Ben 3.679.422 mq di aree demaniali e non (pari a oltre 500 campi da calcio) e 400.028.132 kg di rifiuti e materiali sottoposti a sequestro; 513 notizie di reato, 359 sequestri e 368 sanzioni amministrative; 884 navi sottoposte a ispezione e 35 bloccate in porto per gravi violazioni delle norme internazionali ambientali; oltre 100 milioni di euro il valore stimato dei beni sottoposti a sequestro e sanzioni contestate per oltre 3 milioni di euro. E non solo: “Alcuni dati mi hanno stupito – aggiunge Galletti – 600 mila tonnellate di petrolio ogni anno vengono disperse nei nostri mari”. Questi alcuni dei risultati della campagna iniziata alla fine dello scorso anno e terminata il 15 maggio 2014; un’operazione che il Corpo della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera ha voluto chiamare “Victor Delta Lima” quale segno di continuità al lavoro a favore dell’ambiente messo in campo negli anni dall’ammiraglio Vincenzo De Luca, momentaneamente non in servizio. “Risultati straordinari e incoraggianti – commenta Galletti – quindi continueremo in questa operazione di controllo ma anche nell’impegno a diffondere una forte cultura ambientale nelle scuole e fra i cittadini: rispettare il mare deve diventare una priorità non solo del mio ministero ma per tutti gli italiani”. Un’operazione che vede la Capitaneria di Porto impegnata contro quelle che il Comandante generale Felicio Angrisano definisce “le carrette del mare” e che “sono diventate un nostro obiettivo, fenomeno che a lungo termine cesserà di esistere perché una nave non in regola produce disastri ambientali”. Angrisano ricorda anche che “dal 2005 a oggi sono stati sequestrati più di 2 milioni di mq di spadare, reti che catturano non solo pesce spada ma anche delfini e balene”.”Il nostro reparto ambientale marino- aggiunge il Comandante generale della Capitaneria di Porto – sta portando avanti una campagna di verifica sullo stato di salute dei depuratori che non sempre riescono a sopportare il maggiore afflusso di persone”. La nota positiva è che “il litorale è certamente migliorato, aggressioni come quelle di un tempo non vengono più rilevate anche se in questo momento stiamo portando a termine il sequestro di uno stabilimento balneare abusivo in Sicilia, nel catanese” .La campagna nazionale ha riguardato in particolare 7 macro aree d’azione: tutela della costa e del mare; contrasto all’inquinamento da insediamenti produttivi; contrasto all’inquinamento da insediamenti agro zootecnici; controllo dei depuratori, delle condotte fognarie e degli scarichi domestici; lotta alle discariche abusive; vigilanza sulle aree a particolare tutela ambientale; prevenzione dell’inquinamento prodotto dalle navi.