Roma, 27 (AdnKronos) – “Sono davvero felice. Passo decisivo quello compiuto oggi in Commissione per il varo definitivo della più organica riforma del mercato del lavoro dopo lo Statuto dei lavoratori in prossimità del suo quarantacinquesimo compleanno”. Cosi’ il presidente della Commissione lavoro del Senato, Maurizio Sacconi, accoglie il via libera lampo arrivato dalla sua commissione che consegna il Jobs act al prossimo voto dell’aula di palazzo Madama.
“Il lavoro parlamentare ha consentito in particolare di introdurre una specifica delega ad una piena sostituzione dello Statuto, con l’eccezione della sola parte sindacale, attraverso un testo unico innovativo e semplificato. Così come il lavoro parlamentare ha sostituito l’inutile ipotesi di un contratto a tempo indeterminato a due fasi, primo triennio deregolato e poi vecchio articolo 18, con un contratto a tutela monetaria correlata all’anzianità di servizio nel caso di licenziamento ingiustificato. Con limitatissime eccezioni prossime alla discriminazione”, spiega.
“E, posto che i modelli contrattuali sono cinque o sei e non 40 come dicono coloro che non sanno poi declinarli, la stessa revisione delle tipologie terrà conto della complessità dei lavori e dei disastrosi effetti della legge Fornero”, aggiunge. Quanto agli istituti del mercato del lavoro, “il necessario complemento delle deleghe dovrà essere il passaggio di competenze dalle Regioni allo Stato alla luce anche dei disastrosi risultati del programma “Garanzia giovani”. Possiamo davvero dire che la svolta sarà epocale per una nazione ancora bloccata dal suo Novecento ideologico perché gli effetti culturali indotti saranno forse ancora più importanti di quelli diretti”, conclude.