Home Nazionale Mediterraneo: Manciulli (Pd), Italia non lo consideri tema di politica estera

Mediterraneo: Manciulli (Pd), Italia non lo consideri tema di politica estera

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Roma, 30 set. (Adnkronos) – Tutto ciò che avviene nel Mediterraneo o gravita sul quadrante Medio Oriente-Nord Africa, non è più esclusivamente un problema di politica estera ma di diretto interesse dell’Italia. E’ la considerazione espressa da Andrea Manciulli, deputato Pd e capo della delegazione italiana presso l’assemblea parlamentare Nato, nel presentare, insieme al deputato Ncd Paolo Alli, il seminario internazionale che si terrà a Catania dal 2 al 4 ottobre.
“La situazione è molto preoccupante -ha osservato Manciulli- l’Italia non può pensare che il problema riguardi altri. Ormai il confine dell’insicurezza è a qualche decina di km da noi, se solo si pensa che gran parte del traffico degli esseri umani è gestito dalle stesse bande armate che finanziano il terrorismo islamico. Allo stesso tempo c’è il grave allarme sui foreign fighters italiani, non possiamo quindi considerare il Mediterraneo come un nodo della politica estera”.
“Nell’Isis -ha aggiunto- combattono migliaia di cittadini europei e siamo di fronte a un reclutamento che in Europa va aumentando. Fino a pochi mesi fa, di questi problemi non se ne occupava nessuno. Ecco, questo seminario è un’occasione perchè questo non succeda più e che si possa costruire una consapevolezza sull’entità e la gravità di questi fenomeni”.
(Adnkronos) – Gli scenari e i focolai di crisi sono molteplici. “Questa è un’opportunità -ha continuato Manciulli- per analizzarli tutti insieme. Ci sono Libia, Siria, Israele-Palestina, Iraq , Sahel, Corno d’Africa… tanti scenari che, sopratutto per quel che riguarda il terrorismo, sono stati presi in considerazione separatamente. Al punto che di recente anche al presidente Obama è scappata la frase ‘manca una strategia complessiva’.
“Questa è un’occasione per raggruppare i diversi temi e dare una risposta d’insieme. Del resto da parte degli Stati Uniti c’è una grande attenzione per gli equilibri geo-strategici del Mediterraneo. L’amministrazione Usa -ha assicurato in conclusione il deputato Pd- non aspetta altro che i Paesi europei si occupino in maniera più determinata di questa area”.
Il programma dei lavori è diviso in diverse sessioni e – oltre alla partecipazione dei presidenti di Senato e Camera, Pietro Grasso e Laura Boldrini – sono attesi sia il ministro degli Esteri Federica Mogherini, della Difesa Roberta Pinotti, dell’Interno Alfano oltre a diversi studiosi, analisti, delegazioni diplomatiche e osservatori di Paesi europei ed extraeuropei.