Bruxelles, 3 ott. (Adnkronos) – Non ci sono prove che gli operatori europei di telecomunicazione limitino il traffico su internet a danno dei concorrenti. E’ quanto ha concluso la Commissione europea, che ha chiuso un’indagine sulle pratiche degli operatori europei di tlc nei mercati di connettività internet. L’ipotesi su cui si è basata l’indagine è che alcuni operatori di tlc potessero rallentare la connettività a certi servizi online concorrenti o a fornitori di contenuti a elevato consumo di banda, come i video in streaming.
La Commissione “non ha trovato prove di un comportamento finalizzato a precludere i servizi di transito o a fornire un vantaggio ingiusto ai propri servizi”, in violazione delle norme comunitarie che vietano l’abuso di posizione dominante.
Ma, si conclude dalla Commissione, “è importante che gli utenti siano a conoscenza delle politiche di connessione dei loro fornitori di accesso a internet e l’impatto che questo può avere sulla qualità del servizio ottenuto”. Per questo l’esecutivo Ue “continuerà a monitorare da vicino il settore”.