Washington, 23 giu. (Adnkronos) – E’ stata pubblicato oggi da un tribunale federale il memo del dipartimento di Giustizia che ha autorizzato il raid in cui è stato ucciso Anwar al-Awlaki nel settembre 2011. L’imam, che era cittadino americano, era diventato uno dei leader di al Qaeda nello Yemen. Reso pubblico in risposta ad un’azione legale condotta da organizzazioni per i diritti civili e dai media, il documento di 41 pagine è stato però in parte censurato dal governo in nome della sicurezza nazionale.
“Non ci sono precedenti in cui si sono avute le stesse circostanze di quelle attuali”, scriveva, nel luglio del 2010, David Barron, allora consulente giuridico del dipartimento di Giustizia ed ora giudice di corte d’appello, nel documento in cui si concludeva che queste circostanze, e l’imminente minaccia costituita da al Qaeda nello Yemen, giustificavano il ricorso all’uso della forza contro un leader dell’organizzazione terroristica, anche se era un cittadino americano.