Home Attualità Assaggiatori olio di oliva protagonisti all’Expo con una ‘sfida’ mondiale

Assaggiatori olio di oliva protagonisti all’Expo con una ‘sfida’ mondiale

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Milano, 28 mag. (Labitalia) – Sinonimo di salute e buon vivere, riconosciuto come una delle eccellenze agroalimentari italiane, all’Expo 2015, dedicata al tema ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’, non poteva certo mancare l’olio di oliva. A fare da ambasciatore all”oro verde’ è l’Onaoo (Organizzazione nazionale assaggiatori olio di oliva), la prima scuola di assaggio al mondo, che punta i riflettori sulla didattica a livello internazionale.
E, per l’occasione, lancia una vera e propria sfida internazionale: ‘The Worldwide Olive Oil Tasters’ Challenge’, in programma il 13 settembre, al Padiglione Italia.
“In un Paese come il nostro, con il più alto numero di cultivar e infiniti profili organolettici, l’impegno di Onaoo – spiega l’Organizzazione – rimane quello di difendere la qualità divulgando il sapere in tutto il mondo. Non esiste dunque occasione migliore dell’Esposizione universale di Milano, alla presenza di numerose delegazioni internazionali, per rispondere alla domanda di formazione e ricerca scientifica su tutte le varietà merceologiche dell’olio d’oliva, facendosi parte attiva nel processo di educazione, sviluppo qualitativo, promozione e propaganda”.
A parlare di didattica e a raccontare la figura dell’assaggiatore è il presidente di Onaoo, Lucio Carli: “Insegnare l’assaggio dell’olio di oliva è indispensabile affinché ogni individuo sappia utilizzare al meglio le proprie capacità di valutazione organolettica del prodotto e diventi così lui stesso il primo valutatore. Ma prima di difenderne la qualità è necessario conoscerne l’incredibile biodiversità: avere più di 40 Dop è straordinario, purtroppo nessuno le apprezza”.
Nata a Imperia nel 1983 con l’impegno di promuovere, diffondere e valorizzare l’assaggio di uno dei più grandi patrimoni del pianeta, da un punto di vista sia tecnico sia operativo si impegna da anni in una vera e propria missione. “Bisognerebbe saper guardare all’olio – continua Carli – come si fa con il vino: degustarlo, catalogarlo e capirne le qualità e le proprietà con un atteggiamento super partes, approccio che contraddistingue l’Organizzazione fin dalla sua nascita”.
La figura dell’assaggiatore, come spiega il responsabile scientifico di Onaoo, Mauro Amelio, ha un ruolo fondamentale per le aziende, nella valutazione del prodotto finale, ma anche durante tutto il processo della filiera produttiva, soprattutto nell’individuare gli eventuali ‘difetti’ dell’olio che possono verificarsi prima o dopo la trasformazione delle olive. In tal modo, i produttori possono intervenire, risalendo all’origine del difetto e preservando le annate successive.
In occasione di ‘The Worldwide Olive Oil Tasters’ Challenge’, 50 concorrenti di tutto il mondo (i partecipanti saranno suddivisi secondo queste percentuali: 25% Italia, 20% resto d’Europa, 25% Americhe, 20% Asia, 5% Africa, 5% Australia/Nuova Zelanda) affronteranno due prove: una di assaggio e una teorica.
La prova di assaggio comprenderà test di valutazione degli attributi organolettici positivi e negativi e di individuazione e riconoscimento delle origini; quella teorica, invece, un questionario sulla storia della cultura della civiltà dell’olivo, le cultivar, l’elaiotecnica, le tecniche di coltivazione, produzione e trasformazione, l’analisi sensoriale, la legislazione, il mercato.
Un evento unico che vedrà la premiazione del migliore assaggiatore, con un trofeo su cui sarà inciso il suo nome. Un trofeo-simbolo che passerà di mano in mano ai vincitori di ciascuna tappa della sfida.