Baku, 12 giu. (AdnKronos) – “Lo scandalo Fifa? E’ una bruttissima storia, una pagina molto triste. Sembra una di quelle vicende italiane di corruzione che conosciamo bene”. Mario Pescante, membro italiano del Cio, si esprime così sullo scandalo corruzione che ha portato a una serie di arresti fra i vertici del calcio mondiale e all’annuncio delle dimissioni da parte del presidente Joseph Blatter.
“E’ un momento molto delicato perché chi sarà eletto dovrà risolvere due problemi che si chiamano Mosca e Qatar”, aggiunge Pescante riferendosi alle città scelte per ospitare le prossime due edizioni dei Mondiali. “Non so dire se sono da riassegnare, dipenderà dal prossimo presidente e dalle risultanze delle istruttorie. Certo è che sostituirsi in due anni all’organizzazione di un Mondiale non è una cosa semplicissima”, continua l’ex presidente del Coni, a Baku insieme alla delegazione azzurra per i Giochi Europei.
Secondo Pescante “il primo errore” della Fifa “è stato affidare a 18 persone una scelta di questo tipo”, ovvero quella relativa all’assegnazione dei Mondiali. “E’ lo stesso errore che ha fatto l’atletica. Queste non sono decisioni che possono essere prese da un Comitato Esecutivo. Nel Cio tutto può essere possibile, ma siamo oltre 100 e non ci sono le confederazioni. La Fifa deve riaffidare all’assemblea una scelta di questo tipo, poi serve maggiore trasparenza. Io non ho nulla contro un vicepresidente nato alle isole Cayman o a Trinidad e Tobago. Ma io alle Cayman ci sono stato e non ho visto molti fans del calcio”.