Milano, 18 mag. (AdnKronos) – Il 70% delle aziende agricole under 35 punta sulla multifunzionalità: coltiva, produce e vende al consumatore finale i propri prodotti. Maria Letizia Gardoni, ventisei anni e presidente di Coldiretti giovani, spiega che la sua generazione è stata la prima ad aver potuto beneficiare della legge 2001 sulla multifunzionalità del 18 maggio 2001 con la quale, dice, “si sono aperti i confini delle attività agricole: prima un produttore agricolo che produceva grano poteva fare solo quello, oggi può ricavare le proprie farine, fare il pane e vendere all’interno della sua azienda”.
Gardoni dice che i giovani imprenditori agricoli in Italia sono 55mila, sparsi in modo “omogeneo” sul territorio nazionale, e sottolinea che per molti di loro quella agricola “non è un’attività di ripiego: sono una imprenditrice di prima generazione – dice – ho investito nella terra senza avere alcuna attività familiare alle spalle”. La sua non è una posizione isolata e dice che “quando qualcuno dice che non c’è un ricambio generazionale vuol dire che parla di qualcosa che non conosce”.
Secondo il presidente dei giovani di Coldiretti, “l’Italia può ripartire puntando sulla distintività dei prodotti”, cioè quello della tradizione agroalimentare di ciascun territorio. Per questo anche i giovani sono contrari all’uso degli ogm in agricoltura: “Nel momento in cui ti approcci ad un cibo prodotto in scala, allo stesso modo e in tutto il mondo, viene meno la tua capacità ad attirare consumatori”, conclude Gardoni.