Roma, 5 mar. (Labitalia) – Costituzione di un tavolo permanente di confronto sull’intermediazione commerciale e revisione della normativa applicata agli oltre 250.000 agenti e rappresentanti di commercio italiani, che sappia individuare l’intermediazione commerciale tra gli elementi strategici indispensabili per il successo delle aziende e per la loro internazionalizzazione. E’ la richiesta presentata da una delegazione di tutte le associazioni degli agenti e rappresentanti di commercio firmatarie degli accordi economici collettivi, tra cui anche la Fisascat, la federazione del terziario, commercio e turismo Cisl, nel corso di una audizione al ministero del Lavoro. Le rappresentanze sindacali in particolare hanno espresso al capo di Gabinetto Luigi Caso ed al responsabile della segreteria tecnica del ministro Bruno Busacca la necessità “di definire nuove regole che servano ad incentivare l’ingresso nell’attività di giovani ma anche di lavoratori con esperienza e capacità professionali espulsi dal lavoro e reimpiegabili nel settore dell’intermediazione”.
La discussione ha anche toccato il tema dell’intermediazione svolta per mezzo di sistemi elettronici; a questo proposito “si è riscontrata una positiva convergenza circa la necessità di produrre nuove norme che pongano fine alla disparità di trattamento tra chi intermedia in maniera tradizionale e chi svolge la medesima attività in maniera telematica e ciò anche rispetto agli adempimenti contributivi previdenziali”.
Il confronto ha riguardato anche il tema della gestione della fondazione Enasarco. I rappresentanti del dicastero hanno chiarito che “il ruolo del ministero del Lavoro è e sarà solamente quello di vigilare sulla legittimità dei comportamenti e degli atti dell’ente previdenziale, fermo restando che è compito della Fondazione portare a termine in tempi certi e brevi la revisione dello Statuto e l’approvazione del Regolamento elettorale per consentire, già per la prossima consigliatura, l’elezione della governance Enasarco”. “Costituire un tavolo istituzionale di confronto -ha dichiarato il segretario generale della Fisascat Pierangelo Raineri- tra le organizzazioni sindacali e il ministero del Lavoro sulla materia dell’intermediazione commerciale è certamente il primo passo per valorizzare una categoria che ha rappresentato e rappresenta ancora un’opportunità per accrescere il Pil italiano considerato il volume di affari movimentato dagli agenti e dai rappresentanti”. “Per comprendere le reali potenzialità del comparto e per il rilancio dell’economia -ha chiarito- si dovranno anche affrontare le questioni che riguardano le centinaia di migliaia di procacciatori d’affari, una realtà lavorativa consistente e indispensabile ma non ancora regolamentata da leggi e accordi”.