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La Fiab Arezzo in merito alla corsia ciclabile mono direzionale di via Petrarca

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La Fiab Arezzo in merito alla corsia ciclabile mono direzionale di via Petrarca

La FIAB AREZZO vuole mettere un punto fermo, sulle polemiche di stampa, sorte a seguito della creazione di una corsia ciclabile monodirezionale, in uscita, direzione v. B. Varchi.

Diciamo subito che: bene ha fatto la amministrazione del Comune di Arezzo, nelle more della riqualificazione di questo tratto dell’asse ottocentesco, ad istituire questa corsia ciclabile, in occasione della riasfaltatura e del rifacimento della segnaletica orizzontale.

Il Codice della Strada, ed i provvedimenti locali ad esso collegati, quali il Piano Urbano della Mobilità, sono improntati alla sicurezza delle persone, a principi di efficienza, di economicità, di sostenibilità, ma anche a promuovere modalità di trasportistica alternativa all’auto.
L’ultimo rapporto di LEGAMBIENTE su Ecosistema Urbano, pone Arezzo agli ultimi posti, sia per il traffico (72° posto con 66 auto x 100 abitanti) che per gli incidenti stradali (97° posto con 1,21 morti ogni 10000 abitanti).
Le statistiche dicono che i morti sulla strada sono in diminuzione, ma a fronte di ciò, le morti tra pedoni e ciclisti non diminuiscono. Per questo vediamo con favore, tutti quei provvedimenti, improntati alla sicurezza, come per esempio le zone 30. A proposito giova ricordare che, nel Centro Storico sarebbe già attivo il limite massimo di 30 Km/h.

La corsia ciclabile monodirezionale di via Petrarca, è un piccolo passo e, in modo sia pure minimale, offre continuità ciclabile, praticamente, dalla Marchionna a Pescaiola, al netto di alcune ricuciture (es. alla Parata, piazza Guido Monaco o a Porta Buia – rotonda v. B. Varchi).
La politica di un passo alla volta però, non deve tradursi nella pratica di “un passo avanti e due indietro”. La Amministrazione non può prendere per oro colato, le lamentazioni di coloro che sono abituati a sostare illegalmente su quel lato di via Petrarca! Le interviste volanti, riportate da “La Nazione”, compresa quella ad direttore dell’ ACI Bernardo Mennini, appaiono farisaiche e filistee (al netto della disinformazione); invocano una supposta sicurezza a fronte del fatto che la corsia ciclabile rende, se mai, più evidente la sosta illegale! In realtà sono le auto in sosta vietata, a creare problemi di circolazione e di sicurezza!
Giova rammentare che il nostro censimento del 17 settembre scorso, rilevò in via Petrarca, il passaggio di 1102 bici, con una media pari a 150 bici/ora, con un aumento del 4,9% rispetto all’anno precedente.
La domanda che ci si deve porre è, ma per le bici che comunque circolano, è meglio adesso, o era meglio prima?