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L’agricoltura moderna nel cuore di Arezzo ma già pronta per l’Expo 2015

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L’agricoltura moderna nel cuore di Arezzo  ma già pronta per l’Expo 2015
Tulio Marcelli

“Oggi abbiamo dimostrato ancora una volta che l’agricoltura ha un ruolo chiave per la tutela della salute e dell’ambiente, del territorio, delle tradizioni e della cultura, della sicurezza alimentare, dell’equità sociale”. Lo ha detto con vigore il presidente di Coldiretti Toscana e Arezzo, Tulio Marcelli, che ha rimarcato come “la nuova agricoltura, passata dal concetto di prodotto a quello di cibo, coinvolge ora, come ha dimostrato questo evento che abbiamo realizzato, tutte le componenti che vanno a seguire il lavoro produttivo degli agricoltori. E la componente femminile, in questo passaggio, ha un ruolo centrale, con la donna che è imprenditrice, ma anche madre e perno della famiglia e quindi porta un valore aggiunto importante su temi innovativi come quelli legati alla multifunzionalità”.

Per rivendicare con forza tutto questo Coldiretti e Coldiretti Donne Impresa Arezzo hanno realizzato ieri, in collaborazione con LILT Arezzo, l’iniziativa “Benvenuta Primavera: l’agricoltura verso Expo 2015”, un evento che si è tenuto del cuore di Arezzo e che ha visto coinvolta praticamente tutta la città con una grande partecipazione nei due momenti: sala gremita per la tavola rotonda, folla delle grandi occasioni in piazza San Iacopo per le iniziative all’aperto.

Prima, presso l’Hotel Continentale, in piazza Guido Monaco, si è, infatti, tenuta una Tavola Rotonda sul tema “Le donne imprenditrici agricole, l’alimentazione del bambino: il futuro si coltiva con la qualità” alla quale sono state presenti numerose autorità cittadine, tra cui il parlamentare aretino Marco Donati e il presidente del Consiglio Comunale aretino Luciano Ralli.

A seguire, appunto in piazza San Jacopo, l’abbraccio con la città, con una grandissima partecipazione di aretini al Cooking Show con gli chef dell’Associazione cuochi di Arezzo e con i laboratori di cucina della Banda Piccoli Chef, con ortaggi e fiori di primavera per svelare i segreti di una sana cucina, poi un aperitivo a km 0 e la vendita di prodotti delle aziende di Campagna Amica. L’artista Alessandro Marrone ha realizzato poi un’opera d’arte con ortaggi e frutta di stagione forniti da Coldiretti.

Nel corso della tavola rotonda Elena Bertini, responsabile Provinciale Coldiretti Donne Impresa Arezzo, ha spiegato che l’iniziativa era volta “a sensibilizzare un’alimentazione responsabile e consapevole dove la donna come imprenditrice agricola e madre gioca un ruolo determinante per favorire una corretta e sana alimentazione”.

Dopo un saluto della delegata regionale di donne Impresa, Maria Cristina Rocchi, il direttore di Coldiretti Arezzo, Mario Rossi, ha poi guidato il dibattito. Rossi ha rimarcato, non senza orgoglio, “il ruolo decisivo di Coldiretti nella rivoluzione che si è avuta nel tempo, dal patto con il consumatore di 15 anni fa, del concetto stesso del ruolo dell’ agricoltura, che è diventato non più solo produttivo, ma che abbraccia a tutto tondo gli elementi centrali della vita di tutti noi, dalla scelta del cibo, alla certezza della sua origine, e quindi alla tutela della salute e della nuove generazioni che Coldiretti Arezzo segue con attenzione con il progetto della sana e corretta alimentazione nelle scuole che stiamo portando avanti”.

Silvia Bosco, Coordinatrice Nazionale Donne Impresa Coldiretti, ha spiegato come “la maggioranza delle imprese in rosa appaiono dinamiche, innovative ed efficienti, ma la potenzialità dell’impresa femminile risiede innanzitutto nella propensione alla multifunzionalità, quella naturale tendenza delle donne a considerare la produzione come una delle attività dell’azienda alla quale affiancarne altre, verso le quali la donna ha una innata familiarità, come ad esempio l’accoglienza, la cucina, le preparazioni alimentari, le lavorazioni artigianali legate alla vita dell’antica azienda contadina”.

Sul fronte salute è intervenuto il pediatra aretino Giovanni Poggini che ha analizzato l’alimentazione responsiva “che risponde ai segnali del bambino, per il quale occorre promuovere una cultura dell’alimentazione complementare informando la donna e la famiglia rispetto ai cibi sani e alla filiera corta”. Poggini ha definito gli imprenditori agricoli “produttori di salute, che ci aiutano a condividere la cultura di ciò che è sano, soprattutto per i più piccoli e a comprendere il valore della salute stessa”.

Edy Marruchi, psicoterapeuta e consigliere LILT Arezzo, ha analizzato come coniugare l’essere madre con l’essere donna, il cibo come oggetto privilegiato nella relazione madre-figlio per veicolare l’affettività e la testimonianza genitoriale come esperienza essenziale di cui si nutre il bambino. Dialogo che passa attraverso l’alimentazione quindi gioca un ruolo attento della donna che sa quale cibo assicura la corretta alimentazione all’essere umano.

Barbara Lapini, dietista e consigliere Unione Regionale Toscana LILT, partendo dalla piramide alimentare, ha spiegato che l’alimentazione sia “uno dei fattori che maggiormente incidono sullo sviluppo del bambino: una dieta corretta è un validissimo strumento di prevenzione decisivo e in collaborazione con Coldiretti stiamo portando avanti progetti fondamentali in questo campo”.

Tulio Marcelli, in chiusura, ha spiegato anche come sia centrale in questo momento, a livello sociale, il processo di aggiornamento culturale che Coldiretti sta portando avanti verso il cittadino consumatore, con concetti come etichettatura, tracciabilità, in un processo virtuoso anche per il reddito dell’agricoltore e per l’intera economia. Il tutto culminerà nella grande, forse decisiva occasione di Expo 2015: l’ Expo come noto, parla di cibo e salute e soprattutto dell’interazione fra questi due concetti, ossia di come il cibo può garantire la salute delle persone e soprattutto del bambino, futuro consumatore consapevole della nostra società”.

L’agricoltura moderna nel cuore di Arezzo ma già pronta per l’Expo 2015

“Oggi abbiamo dimostrato ancora una volta che l’agricoltura ha un ruolo chiave per la tutela della salute e dell’ambiente, del territorio, delle tradizioni e della cultura, della sicurezza alimentare, dell’equità sociale”. Lo ha detto con vigore il presidente di Coldiretti Toscana e Arezzo, Tulio Marcelli, che ha rimarcato come “la nuova agricoltura, passata dal concetto di prodotto a quello di cibo, coinvolge ora, come ha dimostrato questo evento che abbiamo realizzato, tutte le componenti che vanno a seguire il lavoro produttivo degli agricoltori. E la componente femminile, in questo passaggio, ha un ruolo centrale, con la donna che è imprenditrice, ma anche madre e perno della famiglia e quindi porta un valore aggiunto importante su temi innovativi come quelli legati alla multifunzionalità”.

Per rivendicare con forza tutto questo Coldiretti e Coldiretti Donne Impresa Arezzo hanno realizzato ieri, in collaborazione con LILT Arezzo, l’iniziativa “Benvenuta Primavera: l’agricoltura verso Expo 2015”, un evento che si è tenuto del cuore di Arezzo e che ha visto coinvolta praticamente tutta la città con una grande partecipazione nei due momenti: sala gremita per la tavola rotonda, folla delle grandi occasioni in piazza San Iacopo per le iniziative all’aperto.

Prima, presso l’Hotel Continentale, in piazza Guido Monaco, si è, infatti, tenuta una Tavola Rotonda sul tema “Le donne imprenditrici agricole, l’alimentazione del bambino: il futuro si coltiva con la qualità” alla quale sono state presenti numerose autorità cittadine, tra cui il parlamentare aretino Marco Donati e il presidente del Consiglio Comunale aretino Luciano Ralli.

A seguire, appunto in piazza San Jacopo, l’abbraccio con la città, con una grandissima partecipazione di aretini al Cooking Show con gli chef dell’Associazione cuochi di Arezzo e con i laboratori di cucina della Banda Piccoli Chef, con ortaggi e fiori di primavera per svelare i segreti di una sana cucina, poi un aperitivo a km 0 e la vendita di prodotti delle aziende di Campagna Amica. L’artista Alessandro Marrone ha realizzato poi un’opera d’arte con ortaggi e frutta di stagione forniti da Coldiretti.

Nel corso della tavola rotonda Elena Bertini, responsabile Provinciale Coldiretti Donne Impresa Arezzo, ha spiegato che l’iniziativa era volta “a sensibilizzare un’alimentazione responsabile e consapevole dove la donna come imprenditrice agricola e madre gioca un ruolo determinante per favorire una corretta e sana alimentazione”.

Dopo un saluto della delegata regionale di donne Impresa, Maria Cristina Rocchi, il direttore di Coldiretti Arezzo, Mario Rossi, ha poi guidato il dibattito. Rossi ha rimarcato, non senza orgoglio, “il ruolo decisivo di Coldiretti nella rivoluzione che si è avuta nel tempo, dal patto con il consumatore di 15 anni fa, del concetto stesso del ruolo dell’ agricoltura, che è diventato non più solo produttivo, ma che abbraccia a tutto tondo gli elementi centrali della vita di tutti noi, dalla scelta del cibo, alla certezza della sua origine, e quindi alla tutela della salute e della nuove generazioni che Coldiretti Arezzo segue con attenzione con il progetto della sana e corretta alimentazione nelle scuole che stiamo portando avanti”.

Silvia Bosco, Coordinatrice Nazionale Donne Impresa Coldiretti, ha spiegato come “la maggioranza delle imprese in rosa appaiono dinamiche, innovative ed efficienti, ma la potenzialità dell’impresa femminile risiede innanzitutto nella propensione alla multifunzionalità, quella naturale tendenza delle donne a considerare la produzione come una delle attività dell’azienda alla quale affiancarne altre, verso le quali la donna ha una innata familiarità, come ad esempio l’accoglienza, la cucina, le preparazioni alimentari, le lavorazioni artigianali legate alla vita dell’antica azienda contadina”.

Sul fronte salute è intervenuto il pediatra aretino Giovanni Poggini che ha analizzato l’alimentazione responsiva “che risponde ai segnali del bambino, per il quale occorre promuovere una cultura dell’alimentazione complementare informando la donna e la famiglia rispetto ai cibi sani e alla filiera corta”. Poggini ha definito gli imprenditori agricoli “produttori di salute, che ci aiutano a condividere la cultura di ciò che è sano, soprattutto per i più piccoli e a comprendere il valore della salute stessa”.

Edy Marruchi, psicoterapeuta e consigliere LILT Arezzo, ha analizzato come coniugare l’essere madre con l’essere donna, il cibo come oggetto privilegiato nella relazione madre-figlio per veicolare l’affettività e la testimonianza genitoriale come esperienza essenziale di cui si nutre il bambino. Dialogo che passa attraverso l’alimentazione quindi gioca un ruolo attento della donna che sa quale cibo assicura la corretta alimentazione all’essere umano.

Barbara Lapini, dietista e consigliere Unione Regionale Toscana LILT, partendo dalla piramide alimentare, ha spiegato che l’alimentazione sia “uno dei fattori che maggiormente incidono sullo sviluppo del bambino: una dieta corretta è un validissimo strumento di prevenzione decisivo e in collaborazione con Coldiretti stiamo portando avanti progetti fondamentali in questo campo”.

Tulio Marcelli, in chiusura, ha spiegato anche come sia centrale in questo momento, a livello sociale, il processo di aggiornamento culturale che Coldiretti sta portando avanti verso il cittadino consumatore, con concetti come etichettatura, tracciabilità, in un processo virtuoso anche per il reddito dell’agricoltore e per l’intera economia. Il tutto culminerà nella grande, forse decisiva occasione di Expo 2015: l’ Expo come noto, parla di cibo e salute e soprattutto dell’interazione fra questi due concetti, ossia di come il cibo può garantire la salute delle persone e soprattutto del bambino, futuro consumatore consapevole della nostra società”.