Home Nazionale Lavoro: Coldiretti, nel 2015 record giovani agricoltori (+35%) (2)

Lavoro: Coldiretti, nel 2015 record giovani agricoltori (+35%) (2)

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(Mi) – Secondo una analisi della Coldiretti/Ixe’, tra le new entry giovanili nelle campagne, la metà è laureata, il 57% ha fatto innovazione, il 74% è orgoglioso del lavoro fatto e il 78% è più contento di prima. La scelta di diventare imprenditore agricolo è apprezzata per il 57% anche dalle persone vicine, genitori, parenti, compagni o amici. Oggi il 70% delle imprese under 35 opera in attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative come la cura dell’orto e i corsi di cucina in campagna, l’agricoltura sociale, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili.
Il risultato è che, secondo una indagine della Coldiretti, le aziende agricole dei giovani possiedono, una superficie superiore di oltre il 54% alla media, un fatturato più elevato del 75% della media e il 50% di occupati per azienda in più. “Molti giovani hanno saputo valorizzare le potenzialità del territorio trovando opportunità occupazionali, soddisfazione personale ma anche una migliore qualità della vita”, spiega il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “si tratta anche di un impegno per il bene comune che in Italia le istituzioni stanno imparando a riconoscere”.
“C’è un intero esercito di giovani – sottolinea Maria Letizia Gardoni delegata dei giovani della Coldiretti – che hanno preso in mano un settore considerato vecchio, saturo e inappropriato per immaginare prospettive future e ne hanno fatto un mondo di pionieri, rivoluzionari, innovatori e attivisti impegnati nel costruire un mondo migliore per se stessi e per gli altri”. Dai campi “non viene solo una risposta alla disoccupazione e alla decrescita infelice del Paese, ma anche una speranza alla sconfitta dei nostri coetanei che sono costretti ad espatriare e a quella di chi a 50 anni si ritrova senza lavoro, senza certezze, ma – conclude – con una vita già costruita da sfamare”.