Home Attualità Politecnico Milano, per 22mila enti pubblici solo fatture on line

Politecnico Milano, per 22mila enti pubblici solo fatture on line

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Milano, 19 giu. (Labitalia) – Dopo anni di attesa, la fatturazione elettronica è diventata una realtà per la totalità della pubblica amministrazione. Dopo il 31 marzo scorso, quando è scattato l’obbligo anche per la Pa locale, sono oltre 22.000 gli enti pubblici, a cui corrispondono circa 53.000 uffici, a poter ricevere esclusivamente fatture in formato elettronico strutturato. Sono alcuni dei risultati della ricerca dell’osservatorio ‘Fatturazione elettronica e dematerializzazione’ della School of Management del Politecnico di Milano (www.osservatori.net), presentati questa mattina al convegno ‘Dopo la Pa, il digitale (ri)entra nel business’, che si è tenuto presso il Campus Bovisa dell’ateneo milanese.
Secondo l’indagine, sono circa 7,7 milioni le fatture elettroniche già trasmesse al sistema di interscambio e il tasso di scarto (indicatore utile a misurare l’efficacia del sistema) si è progressivamente ridotto fino a raggiungere il 10% del totale nel mese di maggio, rispetto ai valori tra il 20% e il 17% dei due mesi precedenti. Il sistema si va assestando verso 50 milioni di fatture che ogni anno i fornitori invieranno alle pubbliche amministrazioni loro clienti.
Per il rapporto “è un bilancio positivo quella della fatturazione elettronica a due mesi dell’estensione dell’obbligo a tutta la Pa, che ha portato il principale cliente della ‘filiera-Italia’, con circa 130 miliardi di acquisti l’anno (la pubblica amministrazione, appunto) a imboccare con decisione la strada della digitalizzazione del ciclo commerciale. Si tratta del primo intero settore del sistema economico ad adottare un’innovazione digitale pervasiva ed epocale, uno stimolo che promette di rivoluzionare di riflesso l’intero ecosistema dei suoi fornitori”.
Non tutti gli uffici registrati sull’indice delle pa in realtà hanno già ricevuto una fattura elettronica: degli oltre 53.000 uffici attivi, circa l’80% (42 mila) dal 6 giugno a oggi è stato destinatario di almeno una fattura elettronica inoltrata dal sistema di interscambio, evidenziando un margine di crescita non trascurabile del 20%.
E mancano all’appello soprattutto molte imprese private. Sono circa 300.000 i fornitori che hanno già inviato fatture elettroniche, solo una parte dei circa 2 milioni di fornitori che ogni anno ne invieranno almeno una ad un ente della Pa.
Ma probabilmente hanno già provveduto quasi tutte le imprese con un rapporto continuativo con la Pa (che in tutto sono solo 100mila), mentre è ancora assente la gran parte di fornitori ‘occasionali’, per la maggior parte piccole o piccolissime imprese, con relazioni sporadiche e non continuative.