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Russia: Ciambetti (Veneto), riaprire il dialogo (2)

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(AdnKronos) – (Adnkronos) – Il presidente del Consiglio regionale del Veneto poi ha continuato notando come “alla dinamica operatività del Cremlino si contrappone il disimpegno Usa, con le politiche del presidente Obama che, se lasciano disorientati molti osservatori, creano un vuoto che viene appunto colmato da Putin. Così, mentre la diplomazia russa lavora, il Pentagono, dopo aver annunciato la sospensione del programma ‘train ed equip’ di sostegno ai ribelli siriani, annuncia anche il ritiro dal Golfo Persico della portaerei USS Theodore Roosevelt, il punto di forza della Quinta Flotta nel settore mediorientale, portaerei che verrà sostituita in area forse solo attorno a febbraio-marzo del 1916. Se ne tornano così a casa 5.000 soldati e 65 aerei da combattimento, fino a ieri impegnati nei raid contro l’Isis. Il Pentagono assicura che l’operatività aerea di contrasto continuerà dalle basi in Turchia, dove per altro l’Air Force statunitense dispone solo di una ventina di F-16, lasciando quindi intuire un importante indebolimento delle sue posizioni nell’area”.
Il presidente Ciambetti conclude tirando le somme dopo questo week-end così movimentato sullo scacchiere internazionale: “la Russia diventa il dominus dello scacchiere siriano, l’interlocutore principale per stabilire nuovi equilibri e ristabilire scenari pacifici oggi fortemente pregiudicati. Con l’esplosione di violenza a Gerusalemme, dopo quanto accaduto ad Ankara con il rischio di una destabilizzazione in Turchia, il consolidamento dell’Isis anche nella Sirte libica, con la situazione siriana e in Iraq, la crisi Yemenita, insomma non c’è da star tranquilli. Un po’ di sano pragmatismo dovrebbe spingere la Nato a dialogare con Putin: i vantaggi sarebbero decisamente molti. Come disse papa Pio XII, nulla è perduto con la pace. Anzi!”