Home Nazionale Squali mutilati a morte per una zuppa, petizione chiede a Ups di negare il trasporto di pinne/Video

Squali mutilati a morte per una zuppa, petizione chiede a Ups di negare il trasporto di pinne/Video

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Roma, 21 ago. – (AdnKronos) – Stop alla spedizione di pinne di squalo contro l’orrore dello shark finning. E’ quanto chiede a Ups, il gigante Usa delle spedizioni internazionali, una petizione sottoscritta da 180mila persone per contrastare la pratica illegale e crudele che consiste nel tagliare le pinne a squali ancora vivi per poi rigettarli in mare condannandoli a morte certa dopo una lenta e atroce agonia.
“Lo shark finning – spiega Greenpeace International – rappresenta ancora una piaga. Questa mutilazione mortale per gli squali viene praticata spesso dai pescatori di tonno che con la vendita delle richiestissime pinne di pescecane, ingrediente principale della prelibata zuppa che arriva a costare anche 100 dollari a porzione, integrano così i loro magri stipendi”.
Durante la pesca del tonno con i palangari, vengano catturati regolarmente un 25% di squali che invece di essere ributtati in mare o pescati per intero, subiscono solo la mutilazione della pinna. Finisce così che “ogni anno vengono uccisi 100 milioni di squali – denuncia Greenpeace – e se non cambiamo il modo di pescare il tonno presto molte specie di squali potrebbero essere estinte”.