Home Nazionale Veneto: Commissioni, il bilancio di un quinquennio (5)

Veneto: Commissioni, il bilancio di un quinquennio (5)

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(AdnKronos) – (Adnkronos) – Quarta Commissione: Agricoltura: 105 sedute, 32 leggi portate in aula, 74 pareri alla Giunta votati, 73 rendicontazioni esaminate. Tra i provvedimenti legislativi approvati in Commissione per il sostegno e lo sviluppo del settore primario, sono da ricordare: quello per l’istituzione della Banca della Terra veneta, che intende censire ed assegnare terreni incolti o abbandonati di proprietà pubblica o privata da restituire ad uso agricolo; la Legge per l’agricoltura sociale, che, in un’ottica di un nuovo sviluppo dell’attività agricola, di recupero della tradizione e nuovo welfare, prevede che le attività siano indirizzate all’inserimento socio-lavorativo di soggetti appartenenti alle fasce deboli, a politiche assistenziali e di riabilitazione delle persone con disabilità fisica, psichica o forme di dipendenza.
Quinta Commissione: Sanità e sociale, 153 sedute, 38 progetti di legge approvati (tra regionali e statali), 131 pareri alla Giunta espressi, 11 rendicontazioni discusse approvate. Il nuovo piano sociosanitario 2014-2016, che a 17 anni dal precedente, ridisegna l’organizzazione del servizio sanitario regionale è il principale obiettivo messo a segno dalla Commissione Sanità della IX legislatura. Il piano, tra lavori preparatori, schede ospedaliere e provvedimenti applicativi, ha impegnato l’intero quinquennio. Insieme alla nuova programmazione della sanità veneta, la Commissione ha messo a punto anche altre leggi innovative, prese ad esempio anche da altre regioni o dal parlamento nazionale.
Prima tra tutte, la legge del 2011 sul diabete, che organizza in modo capillare la rete dei servizi di prevenzione, diagnosi e cura. Il Veneto risulta essere tra le regioni ‘pioniere’ anche nell’aver aperto all’uso della cannabis per finalità terapeutiche consentendo la produzione e la prescrizione di farmaci a base di cannabinoidi e nell’aver istituito borse di studio regionali (finanziate direttamente dalla Regione) per formare più specializzandi in medicina.