(AdnKronos) – Sulla normativa, continua Maltagliati, l’Italia “non è particolarmente indietro o avanti, ma manca ancora la considerazione della professionalità”. E una delle conseguenze è che “gli emolumenti di chi ci lavora sono quasi la metà rispetto alla Francia. C’è ancora molto da fare perché il settore è un pilastro di ogni economia avanzata”. Inoltre l’Italia ha “molto da imparare” nel fund raising. “Ci sono modelli che si potrebbero seguire, come gli Stati Uniti, la Svizzera o i Paesi scandinavi, in cui parte delle cifre destinate al terzo settore sono parzialmente soggette a detrazione, mentre in Italia siamo ancora al 5 per mille”.
L’ambito riconosciuto più attraente, secondo il sondaggio di CornerJob, è quello dei diritti umani (per il 45%) con particolare attenzione alle tematiche di attualità (rifugiati, violenza sulle donne, lotta all’omofobia) seguito dai servizi alla comunità, con particolare attenzione all’infanzia e alle categorie deboli. L’ambiente invece interessa solo al 9% degli intervistati, superato anche dai temi più direttamente legati alla politica.
E la tendenza di crescita di offerte dal terzo settore è destinata ad aumentare. “Il settore assume persone con esperienza e sempre più ne serviranno. Tenderà sicuramente a crescere”, conclude Maltagliati.