(AdnKronos) – “Ma vedo che i lavori procedono a rilento e viene continuamente spostata in avanti la data di consegna del teatro. Il 26 marzo 2001 risolvo il contratto di appalto per ‘grave inadempienza dell’impresa sui tempi di esecuzione e sulla conduzione dei lavori’ che dispone per l’estromissione dell’A.T.I. Holzmann dal cantiere e per la sua riconsegna, che avviene il 27 aprile 2001”, spiega l’ex sindaco di Venezia.
“Il Tribunale infatti mi dà ragione – continua Paolo Costa – e così riapro la gara che viene vinta dopo una gara europea dall A.T.I. Sacaim, C.C.C., Gemmo Impianti, Mantovani, in quanto migliore offerente. Nel frattempo, all’inaugurazione del Teatro Malibran, a dicembre 2001, alla quale partecipa il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, lo invito per l’inaugurazione de La Fenice che annuncio, si farà entro due anni. Tutti mi guardano come se fossi un matto. Ma avevo visto come si stava lavorando: in 20 anni di appalti di opere pubbliche non ho mai visto un cantiere così efficiente in cui tutti lavoravano con entusiasmo con la voglia di far tornare La Fenice ‘com’era e dov’ era’: è stata una bellissima esperienza. Una solo dato: furono impiegate ben 3- 4 mila barche per il trasporto del materiale da costruzione. Tutti erano impegnati in quest’impresa”.
E, tra le soddisfazioni dell’ex primo cittadino di Venezia c’è anche quella di aver vinto tutte le cause intentate: “Sono stati ben 13-14 i tentativi di stop, con ricorsi in sede amministrativa e civile. Sono andati tutti a buon fine per noi”.
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