Home Nazionale Appalti: Filt, stop false cooperative trasporto merci

Appalti: Filt, stop false cooperative trasporto merci

0

Roma, 27 nov. (AdnKronos) – Stop alle false cooperative nella logistica e nel trasporto merci. A chiederlo sono la Filt-Cgil, che in un’audizione alla Commissione Lavoro della Camera insieme alla Flai-Cgil, ha denunciato le distorsioni operate negli appalti del settore con l’affidamento al massimo ribasso, la contrazione dei costi sopratutto del lavoro, la mancata applicazione dei contratti, il mancato versamento dei contributi previdenziali e assistenziali ed assenza delle condizioni di sicurezza. Distorsioni, queste, che riguardano vertenza dell’azienda modenese Castelfrigo, specializzata nella lavorazione della carni ma anche negli appalti di Mondoconvenienza, del corriere Sda e di Amazon.
“Gli appalti di comodo, anche nella logistica, che trovano la complicità delle committenze – spiega la federazione dei trasporti della Cgil – sono prevalentemente affidati a cooperative spurie ed a consorzi che continuamente cambiano ma che hanno sempre alle spalle la stessa gestione. Serve intervenire – chiede la Filt – sia nel contrasto alle cooperative spurie, con la garanzia che ai soci lavoratori vengano applicati i contratti nazionali di settore e la clausola per la continuità occupazionale, sia nell’affidamento degli appalti, dove il riferimento non sia il massimo ribasso al di sotto del costo del lavoro. Serve intervenire sul sistema fiscale, togliendo la possibilità agli appaltatori di aggirare il versamento dell’iva”.
“Serve inoltre il ripristino del reato di intermediazione di manodopera e l’inasprimento delle pene oltreché il potenziamento degli organi ispettivi e delle verifiche del Ministero dello Sviluppo Economico sulle false cooperative. Proprio in sede ministeriale, sugli appalti nella logistica – aggiunge infine la Filt – mercoledì 29 riprende il confronto al Mise per avviare misure di contrasto alle forme di caporalato nel settore ed i controlli per il rispetto della legge e delle condizioni di lavoro, previste dal contratto ma servono anche da parte del Parlamento interventi normativi e legislativi”.