Milano, 19 dic. (AdnKronos) – Nel periodo 2012 – 2016 i ricavi aggregati dei nove maggiori Gruppi editoriali italiani (Mondadori, Rcs Mediagroup, Gruppo Editoriale L’Espresso, Il Sole24Ore, Monrif, Caltagirone Editore, Itedi, Cairo Editore, Gruppo Class), hanno segnato una flessione del 25,7%, passando dai 5 mld del 2012 ai 3,7 mld del 2016: si sono persi 1,3 miliardi di ricavi, pari a circa un quarto del fatturato 2012. Lo evidenzia il ‘Focus sull’editoria 2012-2017’ redatto da R&S Mediobanca.
Le riduzioni hanno riguardato più la raccolta pubblicitaria (-28,4% sul 2012) che la diffusione (-18,6% sul 2012). L’incidenza dei ricavi diffusionali sul fatturato complessivo è aumentata di 3,6 punti percentuali attestandosi al 41,5 % nel 201 6 (dal 37,9 % nel 2012), mentre quell a dei ricavi pubblicitari è in leggera flessione (dal 36,6% al 35,2%): si tratta di un cambiamento del modello di business nell’editoria che si riflette anche nei dati raccolti a livello mondiale.
Il regresso più consistente nel quinquennio ha colpito Rcs (-39,4%) , su cui ha pesato anche la cessione del Gruppo francese Flammarion nel settembre 2012 (oltre 200 milioni di euro il suo giro d’affari nell’editoria libraria), e Il Sole24Ore (-34,1%). Gli altri Gruppi hanno tutti perduto quote di fatturato che oscillano tra il -27,9% dell’Espresso e -18% della Itedi (su base omogenea, considerando anche il Secolo XIX). Cairo Editore si distingue per la flessione più contenuta dei ricavi tra il 2012-2016 (-11,1%) e per essere l’unica società a registrare un aumento di fatturato nel 2016 sul 2015 (+2,1%).