(AdnKronos) – Il piano di riparto dei migranti sbarcati in Italia nasce da un protocollo siglato fra l’Anci e il ministero dell’Interno che Di Pietro conosce bene in quanto componente della Commissione immigrazione dell’Associazione dei comuni. “Il pregio (del piano ndr) è quello di voler operare una distribuzione uniforme sul territorio ma il suo difetto è quello di non tenere conto di altre strutture presenti, come quelle per i minori non accompagnati, o di situazioni particolari, come può essere per Roma la presenza dei Rom. Non si possono fare i conti senza tenere in considerazione le diverse realtà”.
Il piano inoltre non esclude i Comuni in prima linea negli sbarchi, come Augusta. “Dovremmo ospitare 149 migranti, oltre a gestire quotidianamente l’emergenza degli arrivi. La Raggi potrà anche dire basta ma io, a meno che non si prosciughi il mare, non posso certo farlo”. La soluzione? “Accordi con i paesi di partenza – dice la prima cittadina – e poi dovrebbero partire solo coloro che hanno diritto a chiedere l’asilo”. Sulla stessa linea della Lega quindi? “Non è che la Lega non può avere idee intelligenti, anche il Pd ce le ha”.
E aggiunge: “Inviterei tutti quelli che parlano a vedere i volti di queste persone che arrivano al porto, cosa hanno subito, le ragazze costrette a fare test di gravidanza e scoprire di essere incinta. Non penso che sia razzismo, ma se vogliono continuare a speculare facciano pure”.