Home Nazionale Pfas: in Veneto tra qualche giorno acque potabili con presenze minime (2)

Pfas: in Veneto tra qualche giorno acque potabili con presenze minime (2)

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(AdnKronos) – (Adnkronos) – I nuovi limiti che saranno adottati a breve dalla giunta regionale saranno quindi di 90 nanogrammi/per litro, intesi come somma di Pfoa e Pfos, considerando il limite di 30 nanogrammi per litro come concentrazione massima di Pfos. Nei Comuni più colpiti, quelli nella cosiddetta “zona rossa” con oltre 200 mila abitanti nelle province di Vicenza, Verona e, in parte minore, Padova, viene fissato un limite-obiettivo di performance per i Pfoa che non superi i 40 nanogrammi per litro. Per il “principio di precauzione” viene anche abbassata a 300 nanogrammi per litro la somma degli altri Pfas “a catena corta” (quindi ad esclusione di Pfos e Pfoa), anche se ancora nessun Paese al mondo ha posto questo limite specifico.
Lunedì prossimo ci sarà un incontro tecnico a Vicenza tra ARPAV ed enti gestori degli acquedotti per definire i dettagli dell’intervento che si articolerà in tre fasi: la prima, già iniziata, è quella della messa in opera dei nuovi filtri. La seconda fase sarà quella delle piccole infrastrutture, con investimenti limitati ma che gli enti acquedottistici potranno avviare immediatamente e realizzare nel giro di tre-quattro mesi per il miglioramento ulteriore della qualità dell’acqua. La terza fase sarà quella della rivisitazione generale del sistema acquedottistico per portare acqua pulita nelle aree inquinate, per la quale si attendono gli 80 milioni di euro che dovrebbero essere stati sbloccati dal governo nell’ambito dei Fondi Sviluppo e Coesione.
A proposito di quest’ultima fase, l’assessore all’ambiente Gianpaolo Bottacin ha fatto presente che ieri a Roma ha spiegato alla Commissione Ecomafie che il Veneto ha chiesto una procedura emergenziale proprio per poter accelerare le opere con poteri che implicano la gestione commissariale che sarà affidata ad un tecnico. Non appena gli 80 milioni saranno disponibili, si procederà per stralci successivi e i lavori potrebbero essere completati nell’arco di 48 mesi. L’intervento prevede tre distinte condotte che convergeranno nell’area interessata da est, da ovest e da sud. A Carmignano di Brenta sono già stati realizzati nuovi pozzi con una spesa di 2,8 milioni di euro di risorse regionali.