Home Nazionale Teatro: dieci opere e dodici concerti, al via stagione Massimo Palermo (2)

Teatro: dieci opere e dodici concerti, al via stagione Massimo Palermo (2)

0

(AdnKronos) – “Ci accingiamo anche quest’anno con grande piacere a salutare la nuova stagione della Fondazione Teatro Massimo di Palermo – dice Anthony Barbagallo, assessore regionale del Turismo, Sport e Spettacolo – una delle maggiori realtà teatrali del mondo. Un calendario fitto di importanti appuntamenti che vedono, tra l’altro, il ritorno di Zubin Mehta con la Messa da Requiem di Verdi dopo lo straordinario successo registrato a Taormina nell’ambito della programmazione di Anfiteatro Sicilia promossa dall’assessorato che ho l’onore di guidare. Con convinto entusiasmo desidero sottolineare l’importanza che tale occasione offre coniugando in modo speciale musica, cultura, turismo e partecipazione. Uno sposalizio che realizza appieno le aspettative del pubblico e dei tanti visitatori che seguiranno gli eventi in programma”.
“Il percorso delineato in questa stagione – dice il direttore artistico, Oscar Pizzo – conferma la volontà di armonizzare le esperienze dei grandi classici con un repertorio moderno e innovativo”. “È una stagione che vede la presenza di direttori di altissima qualità – dice il direttore musicale, Gabriele Ferro -. Per quel che riguarda il mio personale impegno, considero l’inaugurazione con il ‘Tell’ una scelta importante per il Teatro, visto che l’opera non si ascolta a Palermo da più di settanta anni. Sarò poi sul podio ne Le Nozze di Figaro con la regia di Chiara Muti e in tre concerti della stagione sinfonica”.
È un balletto il secondo titolo della stagione, anche questo figlio di una collaborazione internazionale: il Don Chisciotte di Ludwig Minkus in programma dal 20 al 25 febbraio, che arriva dal Teatro dell’Opera di Tbilisi, con la ripresa coreografica di Lienz Chang. Dal 21 al 29 marzo grande appuntamento con Fra Diavolo di Daniel-François-Esprit Auber, una delle chicche della stagione – regista Giorgio Barberio Corsetti, direttore Jonathan Stockhammer – in cui per la prima volta al mondo saranno utilizzate scene realizzate con la stampante 3D, in coproduzione con l’Opera di Roma. Direttore Jonathan Stockammer. A questo spettacolo, e alla politica di innovazione del teatro, alludono gli oggetti in 3D – ironici e contemporanei – presentati oggi a simboleggiare le dieci opere in programma: la mela del Guglielmo Tell, il cappello del Rigoletto, la boccetta dell’Elisir d’amore, le porte di Barbablù, e così via, di simbolo in simbolo. Oggetti coloratissimi, realizzati dalla start up 01, che saranno venduti durante l’anno come merchandising del Teatro.