Operai e tecnici al lavoro per progettare e realizzare interventi che riducano i fattori di rischio e migliorino la funzionalità del reticolo. Nella giornata di ieri, giovedì 12 settembre, la presidente del Consorzio Serena Stefani e l’assessore alla bonifica nell’Unione dei Comuni Giampaolo Tellini hanno fatto un sopralluogo ai cantieri, suddivisi in 9 lotti.
“Le piogge che negli ultimi anni sono diventate sempre più violente e improvvise, richiedono interventi tempestivi per scongiurare il rischio di alluvioni – ha spiegato Tellini – si tratta di lavori fondamentali e proprio perché l’impegno richiesto è sempre maggiore stiamo riorganizzando tutto il settore bonifica dell’ente, collaborando in modo produttivo con il Consorzio per il bene del nostro territorio”.
Sono molti i cantieri già aperti, altri decolleranno a breve e andranno ad interessare sia i torrenti montani sia i fiumi che attraversano i principali centri della vallata. “Gli interventi servono a ridurre i fattori di rischio e a migliorare la funzionalità idraulica del reticolo – ha spiegato la presidente Stefani – per garantire un regolare deflusso delle acque, sui tratti interessati dai lavori, sarà rimossa la vegetazione all’interno dell’alveo e delle opere idrauliche e diradata la vegetazione spondale.
Oltre allo sfalcio dell’erba e all’eliminazione degli arbusti, sono previsti tagli selettivi delle alberature, con l’asportazione delle piante pericolanti e non sufficientemente radicate che potrebbero trasformarsi in improvvisi ostacoli. Nel corso degli interventi, sempre per contenere e ridurre situazioni di pericolo e rischio, saranno verificati lo stato delle opere idrauliche ed eventuali soluzioni per prevenire il loro degrado.
I lavori programmati sono frutto di attenti sopralluoghi effettuati sul territorio dai nostri tecnici e delle segnalazioni di cittadini e amministratori locali”. Oltre che in area montana, in territorio casentinese, sono previsti cantieri nel “cuore” dei centri abitati. A Poppi, sul torrente Sova è a punto la rimozione della vegetazione in alveo dove viene attuato anche un particolare metodo di taglio, per contenere lo sviluppo delle piante aliene infestanti. Sempre a Poppi, lavori in corso anche sul Roiesine.
Ma le manutenzioni interessano anche lo Staggia nel comune Pratovecchio Stia, il Vessa e l’Archiano a Bibbiena, Rassina a Chitignano. “Impegnativo – ha spiegato il tecnico Leonardo Mazzanti dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino, commentando il programma in fase di attuazione – è stato l’intervento, ormai prossimo alla conclusione, sul Corsalone, nel comune di Chiusi della Verna. In località Ponte Rosso, è stata sistemata con stuccature e tamponamenti una grande briglia ad arco, rimasta sospesa in seguito ad un evento alluvionale del passato e successivamente salvata con l’utilizzo della tecnica innovativa del jet grouting, ovvero con iniezioni ad alta pressione di materiali di consolidamento.
Ad Ortignano Raggiolo è terminato il lavoro di manutenzione del fosso Barbozzaia, dove è stata adottata una tecnica di diradamento naturalistica, concordata con l’Ente Parco delle Foreste Casentinesi”. “Nelle prossime settimane – spiega l’ingegner Chiara Nanni del CB2 – il Consorzio Alto Valdarno con l’Unione dei Comuni Montani del Casentino intensificherà l’attività sull’Arno a Pratovecchio-Stia e a Poppi. Non solo. Sul fiume è in programma un taglio straordinario della vegetazione che interesserà i comuni di Castel Focognano, Bibbiena, Poppi e Castel San Niccolò. L’intervento, finanziato per la maggior parte con fondi regionali appositamente stanziati, partirà nel mese di ottobre e prevede, insieme alla rimozione della vegetazione “invadente”, il consolidamento di alcuni tratti delle sponde e l’inserimento di opere di difesa ai piedi delle stesse”.