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Hyperloop: l’aretino Gabriele Gresta e il treno piu’ veloce al mondo

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Hyperloop: l’aretino Gabriele Gresta e il treno piu’ veloce al mondo
Gabriele Gresta

E’ nato a Terni il 23 ottobre 1971.

Ha frequentato l’Istituto Tecnico Commerciale Michelangelo Buonarroti di Arezzo, trascorrendo l’adolescenza nella nostra città.

Vive a Santa Monica in California.

E’ l’italiano che trasformerà in realtà l’idea del fondatore di Tesla Elon Musk di realizzare un treno superveloce che sfrutta l’elettromagnetismo per muoversi.

Il suo nome è Gabriele “Bibop” Gresta e nella sua vita è stato sviluppatore di software, conduttore radio, founder, attore.

A 12 anni, disattendendo alle indicazioni del padre, trascorre le giornate a lavorare al computer nella soffitta di casa.

Appena tre anni dopo viene incaricato di dirigere la divisione italiana di sviluppo software dell’americana Alpha Center.

Fonda poi Bibop Spa, azienda di produzione e distribuzione di contenuti, che vende nel 1999 a Tim per un importo di 11 miliardi delle vecchie lire.

Fonda Digital Magics, incubatore di startup innovative, quotato in Borsa.

Contribuisce allo sviluppo di numerose startup e partecipa allo sviluppo di società quotate, come membro del consiglio di amministrazione, non solo in Italia, ma anche nel Regno Unito e in Germania.

Con Dirk Ahlborn è CEO e co-founder di Jump Starter e Vice.

Intanto è anche conduttore, autore e produttore di programmi radiofonici per Radio DeeJay e televisivi per MTV.

Fa inoltre parte della band Mato Grosso, un progetto di musica dance molto attivo all’inizio degli anni ’90 e partecipa come attore a due film.

Nel 2013 si trasferisce negli USA, in California, dove tuttora vive.

È qui che conosce per la prima volta l’idea di Elon Musk su Hyperloop, sistema di trasporti superveloce e superefficiente.

Nel 2014 fonda, insieme allo stesso Ahlborn, Hyperloop Transportation Technologies Inc., di cui oggi è COO e CEO, per sviluppare l’idea.

Gresta oggi è uno degli speaker più stimati al mondo perché  considerato a livello internazionale tra i più grandi esperti di media avanzati e tecnologie per il trasporto.

I suoi pitch hanno raggiunto il World Economic Forum, le Nazioni Unite, il Ted.

È membro della Rockfeller Foundation e della Singularity University

“Ci sono persone che stanno cercando di prevedere il futuro. Noi lo stiamo realizzando” afferma.

Gabriele Gresta
Gabriele Gresta

In questi giorni sta girando l’Italia in cerca di sostegno economico e istituzionale per il suo rivoluzionario progetto.

Niente a che vedere con la Tav perché a suo dire privo d’impatto ambientale.

Il tubo dentro il quale la capsula viaggerà sarà sospeso su piloni che potrebbero essere coperti da giardini pensili, costruiti con cemento che assorbe anidride carbonica e ricoperti di pannelli solari che fanno sì che Hyperloop produca il 30% in più dell’energia che consuma.

Ed è questo il vero modello di business, non la velocità” a parere di Gresta.

Dal 9 al 14 aprile Hyperloop esporrà la capsula a Milano mentre sempre quest’anno si potrà sperimentare a Tolosa, in Francia, il viaggio nei primi 350 metri di tubo.

A ottobre 2020 invece entrerà in funzione il primo Hyperloop al mondo, ad Abu Dhabi, in occasione dell’Expo.

Sarà una prima tratta di 5-10 km.

Gabriele Gresta è l’unico italiano ad avere sia un profilo su IMDB, sia uno su TEDx, la celebre piattaforma che ospita i migliori speaker del mondo.

A sentirlo parlare viene facile pensare che sia un pazzo.

Gabriele invece è un visionario.

Come altro si potrebbe definire chi progetta di trasportare decine di persone da Milano a Roma in mezz’ora?

La sua missione?

Realizzare una sorta di viaggio nello spazio sulla superficie terrestre alla portata di tutti”.

Ha attirato molte critiche quando ha pubblicato un tweet dove affermava “Addio Italia con amore e odio”.

Ha poi spiegato di odiare i nostri limiti, la nostra italianità, le invidie, le accuse.

Fallisci e ti mettono nel registro dei falliti. Invece ti dovrebbero mettere nel registro dei coraggiosi: perché è li che impari” ha affermato.

E’ proprio vero, dovremmo costruire un nuovo modello per l’Italia basato sulle esperienze.

L’Italia deve ridisegnare se stessa.

Abbiamo rubato i sogni ai giovani. E questo è il più grande crimine che abbiamo fatto” secondo Gresta.

Come non essere d’accordo con lui.