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Il gioco d’azzardo in Italia: ecco i dati città per città del 2017

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Il gioco d’azzardo in Italia: ecco i dati città per città del 2017

La città di Arezzo risulta al posto numero 871 su 7954 comuni italiani nella classifica generale per giocate pro-capite. Questo è il dato che è emerso dall’inchiesta realizzata dal Visual Lab, attraverso il Gruppo Gedi in collaborazione con Dataninja. Prosegue per il secondo anno il progetto l’Italia delle slot, volto a allargare il campo di analisi sul fenomeno del gioco in Italia. Entrando questa volta nel dettaglio possiamo scoprire il numero di giocate, le spese complessive e le vincite che sono state realizzate in ogni comune d’Italia durante il 2017. Ad Arezzo sono stati vinti 113,37 milioni di euro su 146,62 giocati, per l’anno 2017. In testa alla classifica risultano le macchinette slot AWP con 26 milioni vinti, a cui seguono i 6 milioni del bingo, le scommesse sportive e gli eurojackpot.

Allo Stato sono andati invece 17,18 milioni di euro, mentre 16,07 sono stati incassati da gestori esercenti e concessionari. Tra i giochi più praticati si segnalano ancora le slot machine, con la categoria VLT in testa, seguita dalle macchinette AWP. Il 2019 per il settore del gioco in Italia sarà un anno importante, in materia legislativa, visto che entra ufficialmente in vigore il Decreto Dignità, il quale oltre a vietare la pubblicità per il gioco d’azzardo dei casinò online e delle scommesse sportive, andrà a modificare anche il circuito del gioco di tipo fisico.

Sono state introdotte importanti novità che riguardano proprio le sale slot VLT e AWP, dove progressivamente diventerà obbligatorio osservare le nuove regole poste nel Decreto. Tra queste le più importanti riguardano l’introduzione della tessera sanitaria, la quale stabilirà che solo gli utenti maggiorenni potranno accedere ai giochi, come già accade con i tabacchi. Ci saranno poi orari di apertura e di chiusura, che dovranno essere rispettati, pena sanzione pecuniaria o chiusura definitiva degli esercizi. Parallelamente sta crescendo il movimento No slot, da parte di quegli esercizi commerciali che possono esibire il loro logo, utile per dare l’informazione ai clienti che in questi esercizi è vietato il gioco d’azzardo. Importanti limitazioni ci saranno poi circa i luoghi sensibili come scuole, uffici pubblici e ospedali, con un limite di 500 metri, entro i quali non possono sorgere sale slot o centri scommesse. Queste sono alcune delle novità che riguardano il Decreto Dignità, il quale per quanto riguarda il divieto delle pubblicità per il gioco d’azzardo ha concesso una proroga che terminerà il prossimo 14 luglio.

La Legge di Bilancio 2019 e la Manovra del Governo Conte danno quindi la possibilità di concludere i contratti di pubblicità già vigenti durante l’approvazione del Decreto dello scorso agosto 2018. I contratti di esclusiva con i principali produttori di casinò online, poker room e betting online, si concluderanno quindi nel corso dell’anno 2019. Questa è una importante novità in materia dei giochi per quanto riguarda l’Italia che prende provvedimenti per la prima volta, dopo la liberalizzazione del gioco online che era avvenuta a cavallo tra il 2012 e il 2013. Il giro d’affari del gioco online rappresenta ora il 10% della spesa totale del gioco d’azzardo in Italia, che per il 2017 ha stabilito il nuovo record di 101,08 miliardi di euro.