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Poverty Safary di Darren McGarvey

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Poverty Safary di Darren McGarvey

LIBRI per TUTTE le ORECCHIE

Paesaggi Letterali Settimanali a cura di Roberto Fiorini

 

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Scrittore e rapper con il nome d’arte Loki, ha trentaquattro anni.

Con Poverty Safari edito in Italia da Rizzoli è entrato nella top ten del Sunday Times e vinto l’Orwell Prize 2018, uno dei più prestigiosi premi di letteratura politica.

Si chiama Darren McGarvey e due giorni prima di consegnare al suo editore il libro, a Londra va in fiamme la Grenfell House, un palazzone di edilizia popolare costruito negli anni Settanta tra i ricchi quartieri di Chelsea e Kensington.

L’incendio uccide 72 persone (compresa una coppia di ragazzi italiani, Marco Gottardi e Gloria Trevisan), campeggia per giorni sulle prime pagine dei quotidiani di tutto il mondo ed è da questo evento tragicamente simbolico che McGarvey parte per raccontare cosa significhi crescere ai margini della società e sentirsene tagliati fuori.

Cresciuto a Pollok, un sobborgo di Glasgow, abbandonato ancora bambino da una madre alcolista, McGarvey ha respirato fin da subito la rabbia di chi vive sentendosi invisibile, patologicamente diffidente nei confronti delle autorità.

Darren McGarvey

Di chi è vittima della diseguaglianza sociale e non ha alcuna fiducia nella partecipazione al processo democratico, né comprende le logiche di chi fa politica senza collegamento con la società reale, a destra come a sinistra, e neppure crede nella possibilità di un riscatto.

Poverty Safari è un libro potente e attuale, un viaggio crudo, sincero, doloroso e appassionante nei sobborghi di Glasgow, così tristemente uguali a quelli di qualsiasi metropoli contemporanea.

La scrittrice K.J. Rawling lo ha definito “feroce, saggio, acuto. Un libro puntuale, potente e necessario”.

Lo scrittore Irvine Welsh lo ha invece paragonato ad “un manuale per il recupero intellettuale e spirituale della sinistra progressista”.

Descrivendo il debutto di McGarvey come una versione moderna del diario di George Orwell sulla povertà, la critica inglese sostiene che lo stesso Orwell avrebbe amato Poverty Safari.

Il libro attinge dalle esperienze personali di McGarvey e dalle testimonianze di tantissime persone, realismo sociale insomma.

Non soltanto una accusa contro l’austerità, ma anche e soprattutto una lode alla libertà di pensiero degli uomini.

Perché come ricorda McGarvey “sono le persone davvero importanti e le persone hanno il controllo del proprio destino, seppur ingabbiati in una condizione sociale che talvolta può essere una trappola”.

MacGarvey conosce bene il disagio di vivere in casermoni anonimi con le trombe delle scale buie e sporche e gli ascensori che odorano di urina.

La paura che senti quando entri o lasci l’edificio, soprattutto di notte.

Conosce bene il senso di essere tagliati fuori dal mondo.

E la sensazione di sentirsi invisibili.

McGarvey ha vissuto in condizione di estrema povertà ed ha raccolto fondi attraverso il crowdfunding per riuscire a dedicarsi alla scrittura del suo libro.

Darren McGarveyLibro pubblicato da una piccola casa editrice indipendente scozzese ma che ha raggiunto le la vetta della classifica dei libri piu’ venduti, amato dai lettori e dalla critica.

Un libro che può fare davvero la differenza nella vita delle persone.

Un libro che esplora la rabbia, il risentimento e il senso di esclusione della cosiddetta sottoclasse, e che cerca di spiegare cosa ha portato gli elettori a sostenere la Brexit, il nazionalismo di destra e il populismo.

La disuguaglianza aumenta, le convinzioni populiste sempre più radicate e le persone diventano così tribali che i politici hanno poca scelta se non quella di fornire soluzioni illusorie, cercando capri espiatori.

La caratteristica più grande del tribalismo – afferma McGarvey – è il credere nella legittimità dei nostri risentimenti”.

Una critica feroce alla sinistra ossessionata dall’ideologia, e che si disinteressa ormai da anni di aiutare coloro che hanno bisogno di aiuto.

E che alimenta l’industria della povertà.

Occorre porre attenzione agli occhi delle persone.

Dove a prima vista si scorge odio può nascondersi dolore, trauma e una profonda frustrazione per sentirsi fuori dal mondo, non compresi dagli altri.

McGarvey rivendica il suo fervore socialista.

E reclama una nuova sinistra che non si limiti a sostenere il cambiamento radicale, ma che impari ad assumersi le proprie responsabilità.

Un libro ben scritto, articolato ed emotivo.

Un contributo forte al dibattito su come riacquisire fiducia nella politica.

Un libro dedicato a tutte quelle persone che si sentono escluse dal processo decisionale, che si sentono emarginate e non vedono via d’uscita.

Un libro che invita al dialogo, ad accogliere i punti di vista degli altri, a valutare più prospettive politiche.

Cè qualcosa nella complessità della vita che non riusciamo a comprendere che ci porta a questo perenne bisogno di contrapposizione tra ricchi e poveri” afferma.

E’ il momento giusto per affrontare queste questioni a testa alta.

Tutti siamo invitati ad analizzare i nostri comportamenti.

Darren McGarvey