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Randagismo: per cambiare ci vuole l’impegno di tutti

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Randagismo: per cambiare ci vuole l’impegno di tutti

E’ Catania la prima tappa dell’Iniziativa “Insieme per i nostri amici meno fortunati”, promossa dalla Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, fondata e presieduta dall’on. Michela Vittoria Brambilla, che ha stipulato un accordo con la catena di supermercati Lidl per avere il quantitativo di cento mila pasti all’anno da destinare ai cani e gatti randagi d’Italia.

L’ex ministro, che è anche presidente dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali, ha accompagnato nella città etnea il carico che ha voluto destinare ai canili dell’isola: 95 quintali di crocchette.

Così sconfiggiamo la fame – sottolinea – ma per battere il randagismo occorre una svolta, con il pieno coinvolgimento di tutti i responsabili“.

Nel complesso l’Insegna della grande distribuzione donerà circa 50 tonnellate in crocchette per cani e per gatti all’Associazione, che ha individuato, su tutto il territorio nazionale, le strutture più bisognose.

L’accordo firmato con Lidl Italia, che ancora una volta ringraziamo – afferma l’ex ministro Brambilla – ci consente di intervenire efficacemente con aiuti “in natura” laddove l’emergenza è più forte e sentita. Non per caso cominciamo dal Sud e dalla Siclia. Secondo il presidente della commissione sul randagismo dell’Ars, l’isola aveva 75 mila cani randagi nel 2016 e 90 mila nel 2018: sono numeri sconfortanti, che spingono a rafforzare il nostro storico impegno per sconfiggere una piaga che non é più tollerabile in un grande paese come l’ Italia. Gli animali vaganti – ricorda l’ex ministro – vivono un’esistenza miserevole, in cui fame, stenti, pericoli sono all’ordine del giorno. Esposti ai parassiti, alle aggressioni di altri animali, agli incidenti automobilistici, alla crudeltà degli uomini, centinaia di migliaia di randagi (nessuno sa precisamente quanti) conducono una vita di strada. Non hanno casa, non hanno riparo dal freddo, dal caldo o dalle intemperie, per mangiare devono arrangiarsi come possono, magari mettendo sotto i denti una delle esche avvelenate che individui senza scrupoli seminano nei luoghi frequentati dagli animali. Non possiamo dimenticare alcuni episodi verificatisi qui in Sicilia: cito solo a titolo d’esempio, le stragi di Sciacca nel febbraio 2018 e di Furnari in settembre, i cani gettati in una fossa comune scoperta in agosto sull’isola Lunga a Marsala, e si potrebbe continuare. Il randagismo è una vergogna che genera sempre nuovi e più gravi abusi: siamo determinati a combatterlo fino in fondo. Anche per questo chiediamo agli italiani di compiere un piccolo gesto (c’è tempo ancora oggi, 10 giugno, per un sms solidale al 45580) che ci aiuti ad aiutare chi non ha voce“.

Apprezziamo – conclude la presidente di LEIDAA on. Brambilla – il rinnovato impegno della giunta e dell’assemblea regionale contro quest’orribile piaga, ma per fare veri progressi occorre anche sensibilizzare i proprietari, “inchiodare” alla proprie responsabilità i soggetti indicati dalla legge 281, Comuni e Asp, e coinvolgere, in uno spirito di leale collaborazione, le associazioni e i volontari che generosamente si spendono per tutelare gli animali. Il randagismo è un problema di tutta la società siciliana e tutti devono farsene carico. Altrimenti è difficile che le cose cambino“.