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Tredici modi di guardare di Colum McCann

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Tredici modi di guardare di Colum McCann

LIBRI per TUTTE le ORECCHIE

Paesaggi Letterali Settimanali di Roberto Fiorini

 

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Colum McCann è tra i più noti autori contemporanei.
Nato e cresciuto a Dublino, ha vinto prestigiosi premi letterari, tra cui il National Book Award nel 2009.
I suoi romanzi sono pubblicati in 35 Paesi.
Vive a New York.
Nell’estate del 2014, McCann fu aggredito fuori da un albergo nel Connecticut dal marito di una donna coinvolta in una furibonda lite domestica.
McCann cadde a terra e riportò una commozione cerebrale, uno zigomo fratturato e denti rotti.
Ironia della sorte, l’autore che ha vinto un premio del National Book nel 2009, era stato a New Haven per partecipare a una conferenza sull’empatia.
E’ proprio vero non si può inventare, come ricorda il proverbio.
A volte mi sembra che stiamo scrivendo le nostre vite in anticipo, ma altre volte non possiamo che guardare indietro” ha affermato in una recente intervista.
Quell’incidente ha ispirato la sua nuova raccolta di racconti.
In un freddo giorno di gennaio, J. Mendelssohn si sveglia nel suo appartamento dell’East Side di Manhattan.
Mentre aspetta che il riscaldamento entri in funzione, ripercorre la sua vita: dall’infanzia al suo lavoro come giudice della Corte Suprema, fino al ricordo dell’amata moglie defunta.
Qualche ora dopo esce di casa per andare a pranzo con il figlio, in una New York bloccata dalla neve.
tredici-modi.jpgTredici modi di guardare edito da Rizzoli, gioca con i ricordi, in un flusso di coscienza che si contrappone al pragmatismo necessario per risolvere un delitto.
Quattro racconti in cui è distillato tutto il talento di McCann, qui più che mai abile nell’immaginare spazi immensi anche negli angoli più angusti delle nostre vite.
Quattro storie che differiscono l’una dall’altra, ma sono collegate da una tensione di fondo.
Il titolo è tratto da Tredici modi di guardare un merlo, il poema di Wallace Stevens sulla fluidità del tempo, la bellezza del quotidiano nella natura e l’imprecisione della prospettiva.
Ed ogni sezione inizia con una strofa del poema.
Nella prima storia il protagonista è un giudice in pensione dalla Corte Suprema di Brooklyn.
Peter Mendelssohn, questo il suo nome, ha 82 anni, e lascia il suo appartamento nell’Upper East Side a New York per incontrare suo figlio, Elliot, a pranzo.
Ventitrè pagine tormentate, a tratti offuscate, caratterizzate dal rimpianto.
La seconda storia, forse la più dolorosa da leggere, racconta di una madre single e di suo figlio adottato all’età di tredici anni in Russia.
Nella terza storia una anziana suora osserva in televisione la guerriglia sudamericana che lei ha vissuto in prima persona molti anni prima.
Ossessionata dalla fragilità della memoria dal modo in cui il passato sembra non insegnarci niente, decide di affrontare alcuni suoi fantasmi.
Nella quarta storia uno scrittore che fatica per inventare una articolo sul tema del Capodanno, decide di scrivere di una giovane donna soldato, in Afghanistan, per mostrare come nella finzione, così come nella vita, le possibilità siano infinite, e le risposte possa sempre portare a più domande.
Empatia radicale ovvero la capacità di raccontare compiutamente storie è senza dubbio uno dei punti di forza della scrittura di McCann.
Le storie catturano meravigliosamente il lettore.
Alla fine ogni parola che scriviamo è autobiografica, forse soprattutto quando tentiamo di evitare l’autobiografia” afferma McCann.
Nessuna delle storie è raccontata in prima persona, ma ognuna ha una sua voce distinta che fa rivivere le prospettive dei personaggi in modo straordinario.
Racconti meravigliosamenti ipnotici, costruiti con abilità e con una prosa poetica.
Storie nelle quali si incontrano, e scontrano, ricordi e parole.
Uno struggente e bellissimo sguardo sulla vita.
Ogni personaggio è delineato e le storie colgono in modo sorprendente e commovente il mistero dell’amore e il pericolo di perderlo.
Una scrittura ritmata e con una padronanza assoluta della sintassi.
Tredici modi di guardare è un libro ingegnoso, fluido e commovente, che cattura l’attenzione del lettore fin dalle prime righe.
McCann è straordinariamente bravo a evocare sia le fragilità che le meraviglie umane, raggiungendo una grande intimità e intensità.
Paura, desiderio, rimpianto.
Un libro da leggere prendendosi tutto il tempo necessario.

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