Home Attualità Dopo lo sfogo dell’agricoltore ecco l’impegno del CB2 sull’ irrigazione in Valtiberina: “il consorzio è disponibile”

Dopo lo sfogo dell’agricoltore ecco l’impegno del CB2 sull’ irrigazione in Valtiberina: “il consorzio è disponibile”

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Dopo lo sfogo dell’agricoltore ecco l’impegno del CB2 sull’ irrigazione in Valtiberina: “il consorzio è disponibile”

La Presidente Serena Stefani ha  immediatamente raccolto l’appello lanciato dall’imprenditore agricolo Marco Masala, che lamenta  l’arretratezza del servizio irriguo in un territorio profondamente segnato dal sacrificio di aver dato accoglienza alla diga di Montedoglio, il più grande invaso dell’Italia Centrale.

“Il nostro Consorzio è a disposizione con le sue professionalità e le sue competenze per  affrontare in modo concreto il problema. L’impegno a studiare, progettare e realizzare una strategia ad hoc per potenziare e ampliare le reti esistenti e garantire così un servizio adeguato all’agricoltura che, in questa zona, sa esprimere prodotti di grande pregio e qualità, c’è. Per procedere occorre però intervenire sulla gestione del sistema irriguo della Valtiberina, dove questa, diversamente da quanto previsto dalla normativa regionale con la LR 79/2012, non è affidata al Consorzio di Bonifica”, spiega Stefani.

“Noi siamo pronti! La Valtiberina ci sta a cuore e lo dimostriamo nelle attività di nostra competenza. In tutto il territorio infatti sono decollati i cantieri per la manutenzione dei corsi d’acqua e i lavori proseguono in modo spedito, nel rispetto del cronoprogramma condiviso dal Consorzio con le amministrazioni locali e con la Regione Toscana. Con lo stesso impegno che mettiamo nella difesa del suolo, siamo disponibili ad affrontare il tema dell’irrigazione e ad assolvere anche in questo territorio, come già facciamo in Valdichiana, la  mission che è nel Dna del nostro ente”, aggiunge Stefani.

“La questione deve essere pertanto affrontata sui tavoli politici ed istituzionali, a cui noi  certamente potremo portare il necessario  contributo tecnico. Il primo atto? Incontrare le organizzazioni agricole per fare il punto e verificare insieme la strada da seguire”,  conclude la Presidente.