Home Arezzo La Messa del vescovo Fontana in una Cappella della Madonna del Conforto vuota: “il Signore ci chiede la carità mettendoci al servizio degli altri”

La Messa del vescovo Fontana in una Cappella della Madonna del Conforto vuota: “il Signore ci chiede la carità mettendoci al servizio degli altri”

0
La Messa del vescovo Fontana in una Cappella della Madonna del Conforto vuota: “il Signore ci chiede la carità mettendoci al servizio degli altri”

Il vescovo Riccardo Fontana, questo pomeriggio, ha officiato la messa, a porte chiuse, nella Cappella della Madonna del Conforto. La celebrazione si è tenuta alle 18 in una Cappella vuota, senza fedeli. Un’immagine impressionante che di certo rimarrà nella nostra memoria. La voce di Fontana e dei sacerdoti che, a distanza di sicurezza, hanno officiato risuonava come non mai, in un luogo di preghiera sempre molto frequentato, soprattutto nel giorno della festa, quando migliaia di fedeli si recano in Duomo per venerare la Sacra Immagine. La Santa Messa è stata trasmessa in diretta da Tele San Domenico. Questa è la fede ai tempi del Coronavirus, una fede che comunque sta entrando lo stesso nelle case degli Aretini, attraverso i mezzi di comunicazione, il telefono, le tecnologie.

“Ciascuno nasce in qualche modo cieco nello spirito – ha detto Monsignor Fontana nell’omelia – Cieco nato è l’immagine dell’umanità che cammina non sapendo dove andare, brancolando. Se non si hanno regole se non quelle che che ci poniamo, l’effetto è inevitabile. Come per un cieco che prova e riprova, ma spesso è troppo tardi. Forse dobbiamo chiedere perdono a Dio, perché la via è l’educazione. Non apriamo il cuore da tanto tempo, come sarebbe necessario. Noi Cristiani dobbiamo avere il coraggio di risalire alle cause di questa situazione diffusa: abbiamo voluto una civiltà senza Dio, ci siamo ostinati a confinare il Signore nel privato, tra gli optional e abbiamo disumanizzato la nostra società. Dobbiamo stare attenti a non perderla l’umanità”.

E sulla situazione attuale che sta sconvolgendo la vita di tutti, che sta facendo ammalati e vittime, l’arcivescovo ha detto: “la Chiesa ha svuotato le proprie basiliche e parrocchie per il bene comune, su cui si fonda il principio di carità in questo momento di pandemia. Il Signore ci chiede di esercitare la carità, mettendo tutti noi stessi al servizio degli altri”.