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PD Comune di Arezzo, Il tramonto dei campi solari e l’oscurità sul futuro dei servizi per l’infanzia

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PD Comune di Arezzo, Il tramonto dei campi solari e l’oscurità sul futuro dei servizi per l’infanzia
scuola-infanzia
Due mesi di silenzio durante la fase più dura dell'emergenza: nessun
tentativo di costruire relazioni e mantenere contatti per immaginare
il futuro post Covid dei servizi per l'infanzia e per i minori nel
comune di Arezzo.  Poi un risveglio improvviso nella logica del "ci
penso io e decido io".

Abbiamo chiesto la convocazione della quinta Commissione consiliare
della Scuola per aprire un confronto utile a raccogliere proposte e
criticità anche dalle famiglie, da educatori e soggetti gestori dei
servizi. Abbiamo ottenuto solo una sorta di ordine di servizio
dell'assessore Tanti che ha scavalcato il Consiglio comunale, gli
altri protagonisti del sistema integrato e le famiglie. Per di più il
Sindaco, in una sede extraistituzionale quale FB, ha annunciato la
costituzione di informali gruppi di lavoro con partecipanti a sua
scelta e a suo gradimento. Un piccolo golpe del quartierino.

In Consiglio comunale nessuna informazione su alcuni temi fondamentali
in vista della riapertura dei servizi: test per bambini e ragazzi,
turni ridotti e differiti, supplenze extra per sostituire il personale
più a rischio, ottimizzazione nell’uso dello spazio nelle aule in
rapporto al numero di studenti, assunzione di più personale,
sanificazione degli ambienti, conversione a uso scolastico di edifici
inutilizzati, riapertura differenziata delle scuole.

C'è poi il tema dei campi solari. Anche in questo caso nessuna
garanzia per quanto riguarda i criteri di accesso e fruibilità con la
conseguenza che tante famiglie e soprattutto donne si troveranno in
difficoltà per conciliare lavoro e impegni familiari.

In questa
prospettiva sorge per le famiglie la preoccupazione di dover far
fronte a un vero e proprio abbandono dei figli per gran parte della
giornata, tenuto anche conto che moltissime famiglie non potranno più
fare affidamento sulla presenza e sull’aiuto dei nonni (fascia di
popolazione maggiormente esposta a rischio Covid) e che il costo di
una babysitter per tutto il corso della giornata sarebbe, per molti,
insostenibile, nonostante i voucher. E ricordiamo che la Regione ha
tempestivamente deliberato risorse straordinarie per i Comuni e
modalità per la definizione dei progetti con il coinvvolgimento delle
scuole e del Terzo Settore.