Poi, ho la sensazione che ci sentiamo tutti come se stessimo rientrando da un lungo viaggio che ci ha tenuto lontani dalle nostre abitudini. Da domani, possiamo tornare a fare colazione al nostro bar di fiducia; possiamo andare a cena nel nostro ristorante preferito e a comprare una maglietta o un paio di jeans.
Quel viaggio, in realtà, non è proprio finito, non dimentichiamocelo: rimaniamo con i piedi per terra, alcune limitazioni continuano e soprattutto dobbiamo fare in modo, con i nostri comportamenti, che la curva dei contagi non torni a crescere. La mobilità senza limiti è garantita a livello regionale, per il momento. I parenti fuori regione ancora non possiamo incontrarli.
Rivedremo i nostri amici, passeggeremo tra le vetrine, ci riabitueremo pian piano a quello che abbiamo sempre avuto e che ci è mancato tanto negli ultimi due mesi.
Uno degli step più importanti, come dicevo, è la ripresa delle attività commerciali, artigianali e di servizi alla persona. Le botteghe riaprono e hanno bisogno di noi tutti. Riscopriamo il bello degli acquisti sotto casa, dove sono garantite fiducia, competenza e professionalità. Teniamo viva la nostra città e la nostra economia.
Riacquistiamo la nostra libertà ed è una sensazione bellissima. Chi ha sofferto di più l’isolamento in casa sono stati forse i giovani. La tecnologia li ha tenuti in contatto ma è chiaro che la voglia di stare fuori e vedere gli amici sia più forte di tutto. Li ringrazio per il sacrificio che hanno fatto e li invito a prestare ancora attenzione ai comportamenti. Un invito che estendo a tutti.
Auguri quindi a chi domani riprenderà la propria attività. Auguri agli studenti universitari e agli studenti delle superiori che si preparano agli esami di maturità. Non sarà facile per nessuno ma riappropriarsi della nostra vita sarà una bella sfida.
Siamo una comunità solidale, coesa e forte. Ce la faremo. Anzi, ce la stiamo già facendo.