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Benvenuti alle Porte dell’Inferno

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Benvenuti alle Porte dell’Inferno

di Stefano Pezzola

I Governanti stanno facendo outing: stanno dichiarando per chi lavorano”.

Si ricorda spesso che una coincidenza che si ripete non è più un’illusione, ma un segnale ovvero una strada ben tracciata che vuole farsi vedere.

Sono arrivate a Roma le Porte dell’Inferno di Auguste Rodin che saranno esposte al Quirinale a partire dal prossimo 15 ottobre, giorno in cui scatterà il green pass.

E’ ovviamente un caso che fra tutti gli artisti che si sono ispirati a Dante, da Botticelli a Salvador Dalì passando per Gustave Doré, si sia scelto proprio Auguste Rodin, noto per l’amicizia che lo legava al satanista Aleister Crowley.

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Ovviamente è un caso che la mostra sia al Quirinale, antica residenza dei papi.

L’opera viene esposta in occasione del settecentenario dantesco.

Le coincidenze ci ricordano che siamo molto di più di ciò che vediamo e che dobbiamo incominciare a credere nel nostro istinto e nella nostra voce interiore.

Tutti i quotidiani nazionali hanno celebrato in pompa magna, con fotografie ed interviste, l’arrivo a Roma della Porta che ha dimensioni mastodontiche essendo alta più di sei metri e larga quattro, per la precisione 635x400x100 cm.

Per trasportarla dal Museo Rodin di Parigi a Roma si è reso necessario un camion speciale di cui ne esistono soltanto tre esemplari in tutta Europa.

Un’importante agenzia di stampa ha titolato: “L’Inferno conquista le Scuderie del Quirinale”.

Sembra quasi serpeggiare un sottile e morboso autocompiacimento nei confronti di tutto ciò che è satanico, luciferino, demoniaco.

Non è importante che voi ci crediate, l’importante è che ci credano loro”.

Il 15 Ottobre ci sarà il debutto del Super Green Pass, siamo gli unici al Mondo ad averlo.

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Per festeggiare, l’élite ha pensato di esporre qualcosa che la rappresenti ovvero il Male Assoluto.

Non pare proprio una coincidenza, piuttosto una firma.

L’atteggiamento di quasi tutti i politici, di Draghi in particolar modo, è l’atteggiamento di chi deve portare a termine un compito, un lavoro senza andare tanto per il sottile.

Non un minimo di empatia, un minimo di dubbio o di esitazione, nessun rispetto per le persone si intravede nei loro sguardi.

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Perché sanno che in fondo l’introduzione del green pass è il primo passo verso una identità digitale in cui si intrecceranno informazioni sanitarie, finanziarie e di comportamenti sociali.

Con un pizzico di economia green che non guasta mai, come dimostra la carta di credito che calcola la quantità di CO2 emessa da ognuno di noi per ogni acquisto.

Per accedere alla Porta dell’inferno di Rodin sarà chiaramente necessario il green pass.

Quasi un telepass digitale per l’inferno.