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Piano provinciale di coordinamento per la ricerca di persone scomparse: approvato l’aggiornamento

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Piano provinciale di coordinamento per la ricerca di persone scomparse: approvato l’aggiornamento

Il Prefetto di Arezzo ha approvato la nuova edizione del Piano provinciale di coordinamento per la ricerca delle persone scomparse, predisposto dalla Prefettura, di concerto con tutti i soggetti coinvolti nelle attività finalizzate al rintraccio di una persona scomparsa.

Una risposta concreta – ha sottolineato il Prefetto – rispetto a un fenomeno di crescente rilevanza sociale, per il quale è sempre più necessario adottare misure di prevenzione adeguate e affinare le tecniche di ricerca.

La nuova pianificazione, che recepisce le recenti linee guida e circolari varate dal Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse, punta a potenziare il già consolidato sistema di rintraccio ed a migliorare la capacità di risposta e la prontezza operativa delle componenti istituzionali impegnate nelle ricerche, attraverso l’attivazione di un numero più ampio di soggetti nelle operazioni di soccorso, la circolarità informativa, l’impiego di nuovi strumenti tecnologici a supporto degli interventi e una maggiore attenzione al fenomeno dei minori scomparsi.

L’edizione 2021 del Piano è frutto dello scambio di idee e buone prassi tra la Prefettura e le Forze di polizia, il Comando Provinciale dei Vigili del fuoco, la Centrale operativa 118, il Servizio Protezione civile della Provincia di Arezzo, il Comando Polizia Provinciale, il Soccorso Alpino e Speleologico Toscano, la Croce Rossa Italiana e le Associazioni Penelope Toscana Odv, Penelope (S)comparsi uniti e il Comitato scientifico ricerca scomparsi Odv.

Tra le novità del Piano, si segnala la valorizzazione di tutte le strutture operative coinvolte nelle dinamiche operative di ricerca, la possibilità di attivare le componenti specialistiche della Guardia di Finanza, la compilazione da parte dell’operatore di polizia di una check-list contenente un profilo geografico dettagliato degli spostamenti e delle abitudini di vita della persona scomparsa, l’utilizzo di moderne tecnologie utili alle attività di ricerca quali droni e georadar, un maggiore coinvolgimento delle associazioni di volontariato, la possibilità di pubblicare foto di minori scomparsi sul sito it.globalmissingkids.org e, per quelli minori di 14 anni, anche sugli schermi degli sportelli bancomat.