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Vaccari-Ruscelli-Spadaccio: “Chiassai e il ponte dei sospiri”

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Vaccari-Ruscelli-Spadaccio: “Chiassai e il ponte dei sospiri”
Valentina Vaccari - Francesco Ruscelli - Elena Spadaccio

“Un ponte definitivo alternativo a quello di Buriano, un ponte provvisorio galleggiante, un ponte Bailey di tipo militare. Ogni volta un sospiro e un cambio di idee – ha dichiarato stamani la consigliera provinciale del gruppo centro sinistra, Valentina Vaccari, nel corso della conferenza stampa alla quale hanno partecipato la consigliera Elena Spadaccio e il Segretario provinciale Pd, Francesco Ruscelli. Adesso la Presidente Chiassai sembra orientata a far rifare il progetto per la soluzione provvisoria galleggiante. Ogni volta un’idea, ogni volta una spesa, ogni volta zero risultati. Ma non importa perché la Presidente dichiara, senza alcuna ironia, di “star portando avanti con determinazione il progetto” sulla viabilità di Ponte Buriano”.

Nelle sue dichiarazioni ci sono oggettive componenti di verità. “Ad esempio che ci sta pensando dall’inizio del suo mandato e cioè dal 2018. Molti pensieri ma zero risultati per quello che si sta evidenziando come il suo personale ponte dei sospiri. Nessuna ammissione: tra un ripensamento e l’altro trova sempre il tempo per scaricare le sue responsabilità sulla Regione Toscana. Finge di dimenticarsi che il progetto che aveva presentato non era consono ai criteri richiesti dall’Autorità idraulica e di conseguenza dalla Regione”.

Vaccari e Spadaccio hanno ricordato che “il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica ha deliberato da tempo una quota di risorse del Fondo Sviluppo e Coesione: oltre 2 milioni di euro per la realizzazione di un ponte provvisorio galleggiante grazie all’intesa con la Regione Toscana. Il ponte Bailey proposto successivamente in alternativa al ponte galleggiante, è stata un’opzione semplicemente per il fatto che l’altro prospetto non era conforme ai criteri richiesti dall’Ente Regione e pertanto non accoglibile. La Presidente rimanda ancora l’esecuzione dell’opera provvisoria al 2023, ovvero quando lei non sarà più in carica, poiché nel 2022 le scadrà il mandato. Quindi sarà qualcun altro a rispondere dei possibili ritardi”.

La soluzione per il gruppo consiliare di centro sinistra? “Se questa Amministrazione provinciale non è riuscita a presentare in 3 anni un progetto per un ponte provvisorio rispondente ai criteri richiesti, forse sarebbe meglio lasciar perdere l’idea del ponte temporaneo, non sprecare ulteriori risorse e tempo e destinarle al ponte definitivo, del quale abbiamo già un progetto di fattibilità tecnica ed economica dello studio spagnolo Fhecor Ingenieros Consultores, costato già 1 milione e 300mila euro e che entro il 2026 dovrà essere cantierato. Pertanto suggeriamo alla Presidente Chiassai di trovare i 14 milioni mancanti entro il 2022, ad oggi solo annunciati”.

Le lentezze della Presidente Chiassai sono state sottolineate anche dal Segretario provinciale Pd, Francesco Ruscelli: “ogni mandato amministrativo ha, di solito, 3 fasi: l’annuncio, il progetto, la concretizzazione. Nella Provincia di Arezzo l’orologio della Presidente Chiassai è fermo da anni. Gli annunci non bastano più e non sono nemmeno sufficienti le rotazioni dei progetti. Occorrono i fatti e sono quelli che chiedono i cittadini”.