Il Coordinamento Provinciale PD Arezzo:
“Famiglie e imprese chiamate a pagare da Estra bollette esorbitanti, devono avere spiegazioni ma, soprattutto, soluzioni. L’azienda deve spiegare innanzitutto perché, aldilà dei vincoli normativi, non abbia comunicato tempestivamente agli utenti – come giustamente evidenziato da Federconsumatori – ciò che era prevedibile e che poi si è verificato e se tutto questo sia in linea con il processo previsto da ARERA e dagli enti controllori.
Estra è un’azienda a capitale pubblico e legata al territorio per cui, proprio in questa situazione, deve esprimere un valore sociale che consiste, intanto, nel dare risposte concrete all’utenza che ha subìto aumenti maggiori rispetto ad altri soggetti concorrenti di mercato con le medesime criticità di approvvigionamento. Poi deve mettere in campo azioni concrete. E il Pd provinciale indica tre idee che i sindaci di centro sinistra porteranno venerdì all’esame dell’Assemblea dei soci Coingas per verificarne la fattibilità in un rapporto positivo tra azienda e amministrazioni locali.
La prima è un accantonamento per un fondo di ristori per le famiglie indigenti e, comunque, sotto una certa soglia ISEE. La seconda è dare la possibilità di piani di rateizzazione delle bollette molto più lunghi rispetto a quelli che oggi Estra sta proponendo magari in più anni garantendo, al contempo, nessun onere finanziario. La terza è sostenere le realtà sociali come ad esempio RSA e associazioni sportive che rischiano di chiudere le attività a fronte di una bolletta energetica insostenibile con un fondo di garanzia specifico per questi soggetti sociali.
In questo quadro, il Pd chiede un impegno a Estra ma anche, e soprattutto, a chi ha incarichi politici e di indirizzo. Ci riferiamo in modo particolare al sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, che in questa fase non ha fatto alcuna proposta ma si è limitato a scaricare il problema su Estra di cui il comune di Arezzo è socio di riferimento e di cui proprio Ghinelli ha contributo a scegliere i vertici”.